Quattro performer frugano, abitano, esplorano la nostra condizione urbana. Aprono un dialogo tra la finzione e la realtà, la figura e lo sfondo, l’interno e l’esterno. Indagano un problema complesso, ecologico, etico, collettivo. L’urbanizzazione dei paesaggi e dei modi di vivere è il tema di “Il cielo non è un fondale”, il nuovo spettacolo di Daria Deflorian e Antonio Tagliarini. Dopo il successo mondiale di “Ce ne andiamo per non darvi altre preoccupazioni”, presentato e prodotto da Romaeuropa nel 2013 e premio Ubu nel 2014 per la migliore novità italiana e ricerca drammaturgica, il duo tra i più apprezzati del teatro contemporaneo torna al festival. Lo spettacolo sarà in scena dal 23 novembre al 27 novembre 2016, al Teatro India di Roma.

2016-17 Daria Deflorian/Antonio Tagliarini Théâtre Vidy Lausanne "Il Cielo non e un Fondale" Texte et mese en scène de Daria Deflorian et Antonio Tagliarini 2016-17 Daria Deflorian/Antonio Tagliarini Théâtre Vidy Lausanne "Il Cielo non e un Fondale" Texte et mese en scène de Daria Deflorian et Antonio Tagliarini(Foto: Elizabeth Carecchio | credits Romaeuropa.net )

La scrittrice francese Annie Ernaux in un’intervista affermava: «Quando scrivo non ho l’impressione di guardare dentro me stessa, guardo in una memoria. In questa memoria vedo delle persone, vedo delle strade, sento delle parole e tutto questo è fuori di me». Le parole dell’autrice guidano l’indagine dei due artisti, in scena con Monica Demuru e Francesco Alberici. Il testo che ha già riscosso ottimi consensi in Svizzera. Dopo il debutto a Théâtre de Vidy di Losanna la critica ha scritto: «Nessun video, nessuna musica ad alto volume, nessun effetto speciale che strizza l’occhio alle emozioni. Se ‘Il cielo è non un fondale’ seduce, perché seduce, è grazie alla sua intelligenza, profondità e rigore» (L’Hebdo).

Info
Il cielo non è un fondale | 23 novembre – 27 novembre 2016
Teatro India – Sala A, Lungotevere Vittorio Gassman, 1, Roma
da mercoledì a sabato h 21:30 – domenica h 19 (biglietti da € 14 a € 20)
Info – clicca qui