La cura del corpo in Brasile è un business che non conosce crisi, nonostante la povertà.
Se l’attenzione per il corpo e la bellezza nei Paesi Occidentali è importante ovunque, in Brasile diventa una vera e propria ossessione, perfino in tempo di covid. Quest’anno c’è stato addirittura un aumento degli interventi cosmetici: + 40%. Nonostante nel Paese ci sia il 4,2% della popolazione che viva in povertà estrema e solamente il 61% della popolazione tra i 18 ed i 64 anni abbia un lavoro retribuito.
Il corpo in Brasile diventa una vera macchina per guadagnare. I centri fitness hanno registrato un incremento del 5% nello scorso anno secondo Deloitte, ed è il secondo Paese al mondo per numero di fitness club. È facile immaginare dunque, l’impressionante quantità di fiere a tema che vi si svolgono (in epoca pre covid).
Agostino Dal Cortivo, esperto del sito Pazziperilfitness.it, ha dichiarato: “Per i professionisti del settore wellness e fitness le fiere sono un’occasione indispensabile per l’approfondimento delle discipline e la scoperta di nuove attrezzature. Non bastano solo tapis roulant, bilancieri e panche per addominali, i professionisti del settore ricercano attrezzature che possano coniugare programmi tecnologicamente avanzati e allenamento funzionale per ottenere il massimo beneficio nel minor tempo possibile”.
In Brasile la palestra non è solo dentro quattro mura, si trova anche in spiaggia. Infatti sul lungomare di Rio de Janeiro sono state create alcune isole del fitness attrezzatissime, nelle quali è possibile svolgere attività di body building funzionale all’aria aperta. Sono sponsorizzate da Santander, colosso bancario spagnolo, che ha le sue filiali anche nel Paese sudamericano.
Anche fra le pareti di casa propria i brasiliani sono differenti da noi italiani. Infatti mentre nelle palestre nostrane tutti i settori hanno degli impiegati, nell’Eden del fitness invece il personale di segreteria è ridotto all’osso, se non assente del tutto nelle palestre low cost, mentre invece in sala ci sono molti personal trainer.
Tutto questo investimento nella cura del corpo si traduce anche in partecipazioni a numerosi concorsi di bellezza, come Miss Bumbum, che premia i migliori glutei del Paese, selezionandoli stato per stato. Una tipologia di concorso che qui in Italia sarebbe incomprensibile, mentre invece in Brasile è parte della cultura del Paese. Infatti il “big booty” (fondoschiena grande) è sinonimo di grande appeal e bellezza per i brasiliani, tanto da fare interventi estetici di gluteoplastica per aumentare il volume con l’applicazione di impianti.
Secondo i dati dell’International Society of Plastic Surgery il Brasile si è effettuato il 13% delle procedure mondiali di chirurgia estetica, ponendosi così come leader a livello globale del settore. L’ossessione per il corpo coniugata con il basso costo degli interventi, genera una domanda costante.
Durante la pandemia l’aumento di richieste è stato da imputare anche a un fattore di rassicurazione, come ha dichiarato Henriette Morato, psicologa dell’Università di San Paolo: “È un modo per dimostrare un maggiore controllo sulla propria vita, per cambiare ciò che è ancora possibile”.
Un controllo perfetto che nel Paese sudamericano, parte dal corpo per arrivare sino alla mente.