Sono tantissime le persone che amano stare a contatto con la natura e con il verde dii molti paesaggi. Non a caso in molti tendono a praticare il trekking. Ma qual è il significato di questa parola? Essa deriva dal verbo inglese to trek, che significa fare un viaggio lungo, camminando piano. Fondamentalmente è un mix tra camminata in mezzo alla natura ed escursionismo. Gli appassionati di questa attività prediligono ampiamente le zone di montagna, per questo motivo, in Italia la meta più gettonata, per la pratica del trekking, è il Trentino. Questa è una zona ricca di percorsi, che possono variare dal più semplice a quello più complesso, magari in quota e durante la stagione invernale. Il trekking è un’attività molto salutare, ma che richiede una lunga preparazione, non è come giocare al casino online dal divano di casa.

Da dove ha avuto origine

Importante capire da quale luogo ha origine questa parola. Il significato del termine ha avuto origine in Sudafrica nel XIX secolo, dopo la conquista inglese del territorio. Gli olandesi, sconfitti, dovettero andarsene e attraversare spinosi sentieri; da qui la parola trekking. Nell’ultimo decennio questa attività sportiva è stata molto amata in Italia e in Trentino si è espansa a macchia d’olio, soprattutto in estate. Camminare in montagna e in mezzo alla natura è la scelta più salutare che si possa fare. L’aria pura e fresca aiuta a rilassarsi e ad allontanare lo stress accumulato.
Per questo mtoivo è consigliabile essere in buona forma fisica per affrontare le pendenze dei sentieri, l’alta quota, le stradine sterrate e scoscese dei pendii che possono mettere a dura prova il nostro fisico. Esistono diversi tipi di trekking, quello itinerante e quello residenziale. Il primo prevede un tour ad anello dove ogni notte si cambia rifugio, il secondo prevede di dormire sempre nello stesso posto e di scoprire ogni mattina un nuovo sentiero da percorrere. Il trekking è un’attività che può essere svolta in solitaria o in gruppo. Se i percorsi che dovrete affrontare saranno particolarmente impervi, è consigliabile organizzarsi con altre persone.
Anche all’estero ci sono molti percorsi dedicati al trekking, come la Cretan Way, l’itinerario di 500 km lungo i sentieri che attraversano l’isola greca di Creta, oppure il Cammino Inca, in Perù, un percorso per esperti di oltre 40 km, o ancora, dall’altra parte del mondo, la suggestiva Overland Track in Tasmania lunga 65 km. Prima di partire per un soggiorno trekking, si consiglia di informarsi sulle condizioni meteo e sui percorsi che si intendono affrontare. Procuratevi un paio di scarpe adatte, uno zainetto capiente ma, non ingombrante e sarete pronti per partire.


Il sentiero degli Dei nella Costiera Amalfitana

Tra i trekking più famosi troviamo anche Il Sentiero degli Dei, con partenza a Positano e arrivo a Praiano. La lunghezza di tale percorso è di 8 km e dura circa 4 ore e mezza. Secondo molti la difficoltà di tale percorso è facile-moderato. Il Sentiero degli Dei offre una tela di paesaggi italiani del sud, con straordinarie vedute degli aspri monti Lattari fittamente boscosi che scendono in picchiata fino allo scintillante Mediterraneo e lontane apparizioni di Capri.

Seguendo il percorso, che collega Positano a Praiano, troviamo alcune delle campagne meno sviluppate della zona. Camminerete oltre colline terrazzate, limoneti e macchia di rosmarino e lecci. Una rampa di 1500 scalini scende verso Arienzo, dove vi potete fermare per un tuffo rinfrescante. Preparate un picnic e prendete una mappa della camminata all’ufficio turistico locale.