Saluti romani, croci celtiche e urla “Presente!”. Centinaia di neofascisti hanno commemorato i fatti di Acca Larentia del 1975, ma Roma è città Medaglia d’oro per la Resistenza. Dopo le polemiche, la Digos ha identificato 100 militanti. Denunciati in cinque.
La Redazione
Sembrava di assistere alle immagini di un film o agli archivi dell’Istituto Luce sul Ventennio e invece era Roma, nel 2024, nel giorno della commemorazione dei fatti di Acca Larentia, in cui tre uomini furono uccisi da militanti di estrema sinistra il 7 gennaio del 1978. Domenica erano in centinaia, schierati in formazione militare per il saluto romano e il “presente” in onore di “tutti i camerati caduti“. Un fiume di militanti nostalgici di estrema destra ha invaso via Acca Larentia a Roma, davanti alla sede del Msi. Già in mattinata si erano viste alcune decine di saluti romani, davanti alle cariche istituzionali bipartisan presenti.
Le immagini impressionanti riprese dall’alto dal Fatto Quotidiano hanno invaso i social: sono scene inimmaginabili in Germania o in altri Paesi che hanno vissuto gli orrori dei regimi fascisti e nazisti. Scene che rappresentano uno schiaffo alla Memoria dell’intera città di Roma, che è Medaglia d’oro al Valor Militare per la Resistenza.
Dopo la bufera suscitata dalle immagini diffuse in rete, la Digos ha identificato 100 attivisti di estrema destra e cinque militanti sono stati denunciati per apologia di fascismo e violazione della legge Mancino.
Le reazioni politiche
Tutto il centrosinistra ha condannato duramente quanto accaduto. La leader del Pd Elly Schlein sui suoi canali social ha scritto: “Roma, 7 gennaio 2024. E sembra il 1924. Presenteremo un’interrogazione al Ministro Piantedosi, quel che è accaduto non è accettabile. Le organizzazioni neofasciste vanno sciolte, come dice la Costituzione”. Il leader di Azione Carlo Calenda ha dichiarato: “Questa è una vergogna inaccettabile in una democrazia europea”. Il M5S ha presentato un esposto alla Procura di Roma per chiedere anche di verificare la sussistenza del reato di apologia del fascismo. Riccardo Magi di +Europa parla di un’Italia al contrario: “Gridi Viva l’Italia Antifascista a La Scala di Milano? Vieni identificato. Fai il braccio teso durante la commemorazione di Acca Larentia? Nessuno ti chiede i documenti. Il ministro Piantedosi dovrebbe chiarire perché questo diverso trattamento tra chi afferma un principio costituzionale e chi invece della Costituzione italiana se ne frega”.
Hanno definito vergognose le immagini di Roma anche l’Alleanza Verdi Sinistra e Italia Viva. Anche Forza Italia ha espresso condanna con Antonio Tajani: “Noi siamo antifascisti, certi comportamenti vanno condannati”. Fratelli d’Italia ha preso le distanze dai fatti di Acca Larentia con Fabio Rampelli: “Sono persone di varia provenienza, cani sciolti, organizzazioni extraparlamentari. Non hanno niente a che vedere con FdI”.
C’è silenzio invece, finora, dalla Lega e dalla premier Giorgia Meloni.