L’autrice abruzzese Donatella Di Pietrantonio ha prevalso con il romanzo Einaudi. Al secondo posto «Invernale» di Voltolini, poi Chiara Valerio con «Chi dice e chi tace». Assente alla serata finale il ministro Sangiuliano, dopo i fischi di Taormina, censurati dalla Rai.
Di Marta Foresi
Con 189 voti su 644, la scrittrice abruzzese Donatella Di Pietrantonio porta a casa il Premio Strega 2024 con il romanzo «L’età fragile», edito da Einaudi. L’autrice aveva sorpreso il mondo letterario nel 2017 con «L’Arminuta» – sempre Einaudi – tradotto in più di 30 Paesi e vincitore del Premio Campiello, del Premio Napoli e del premio Alassio. Di Pietrantonio ha sbaragliato gli altri 5 finalisti: Dario Voltolini, con «Invernale» (La nave di Teseo, 143 preferenze); Chiara Valerio, grande favorita con il suo «Chi dice e chi tace» (Sellerio, 138 voti); Raffaella Romagnolo con «Aggiustare l’universo» (Mondadori, 83 voti); Paolo Di Paolo con «Romanzo senza umani» (Feltrinelli, 66 voti); e Tommaso Giartosio con «Autobiogrammatica» (minimum fax, 25 voti).
Al momento della proclamazione, Donatella Di Pietrantonio ha ringraziato la Fondazione Bellonci e gli Amici della Domenica, l’editore Einaudi e ha aggiunto: «Prometto che userò la mia voce scritta e orale in difesa di diritti per cui la mia generazione di donne ha molto lottato e che oggi mi ritrovo a verificare non più scontati».
La serata è stata condotta da Geppi Cucciari insieme con Pino Strabioli, con un’assenza pesante: quella del ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, che ha saltato la serata conclusiva, dopo i fischi al Festival di Taormina (censurati da Raiuno e sostituiti da applausi) e le polemiche dell’edizione 2023 dello Strega per una sua infelice uscita sui libri finalisti non letti.