Dopo tensioni e negoziati, la presidente ha scelto i nomi. A Raffaele Fitto va una delle 6 vicepresidenze con delega alla Coesione e alle Riforme. La socialista spagnola Ribera guiderà il Green Deal Ue, Séjourné l’industria.

La Redazione

La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha presentato la sua nuova squadra. Sono sei le vicepresidenze esecutive proposte: i sei ruoli apicali andranno alla spagnola Teresa Ribera, alla finlandese Henna Virkkunen, al francese Stéphane Séjourné, alla estone Kaja Kallas, alla romena Roxana Minzatu e all’italiano Raffaele Fitto. L’esponente di Fratelli d’Italia sarà vicepresidente esecutivo con delega alla Coesione e alle Riforme e gestirà i fondi dei Pnrr insieme a Valdis Dombrovskis. Questa è l’indicazione contenuta nella lettera di missione inviata da Ursula von der Leyen al commissario italiano designato vicepresidente esecutivo.
«Tutto il Collegio è impegnato per la competitività e la decarbonizzazione», ha garantito von der Leyen, che ha poi ricordato: «I commissari non rappresentano il loro Paese, rappresentano l’Europa e la nostra causa comune. Altrimenti non sarebbe l’approccio giusto per una politica europea».

I sei vicepresidenti e le deleghe

Kaja Kallas (Estonia, Liberale): la premier estone sarà l’Alta rappresentante per la politica estera dell’Unione. Il suo nome è stato tra i primi confermati già a giugno, dopo un accordo tra popolari, socialisti e liberali.

Henna Virkkunen (Finlandia, PPE): Commissaria alla Sicurezza e alla Sovranità tecnologica.

• La spagnola Teresa Ribera, socialista, sarà vicepresidente esecutiva per la transizione pulita, giusta e competitiva (guiderà quindi il Green Deal, il piano per decarbonizzare e industrializzare l’economia, portafoglio che però spetta al «falco» olandese Wolke Hoekstra).

• L’italiano Raffaele Fitto, unico membro afferente al gruppo parlamentare dei Conservatori e Riformisti in una Commissione a decisa maggioranza Popolari, vicepresidente esecutivo per la coesione e le riforme.

Roxana Minzatu (Romania, socialdemocratica): Commissaria responsabile per i talenti e le competenze.

Stéphane Séjourné (Francia, liberale), che all’ultimo ha preso il posto di Thierry Breton, è Commissario per la Strategia Industriale. Macronista della prima ora, è stato ministro del governo guidato da Gabriel Attal, con il quale era stato legato in una unione civile finita mesi prima dell’ingresso al governo.

Tutta la squadra

I nuovi commissari

Maroš Šefčovič (Slovacchia, socialdemocratico) è il Commissario per il Commercio e la sicurezza economica.

Andrius Kubilius (Lituania, PPE): Commissario per la Difesa e lo Spazio.

Piotr Serafin (Polonia, PPE): al fedelissimo dell’europeista Tusk, rappresentante permanente della Polonia nella Ue dal 2023, la nomina di commissario per il Budget.

Magnus Brunner (Austria, PPE): Commissario agli Affari interni e alle migrazioni.

Wopke Hoekstra (Olanda, PPE): Commissario uscente per il Clima, continuerà a mantenere il portafoglio per l’Azione climatica anche nel prossimo collegio dei commissari.

Jozef Síkela (Repubblica Ceca, Indipendente): Commissario per le partnership internazionali.

Dubravka Suica (Croazia, PPE): Commissaria per il Mediterraneo.

Oliver Varhelyi (Ungheria, Indipendente): Commissario alla Salute e al benessere animale.

Valdis Dombrovskis (Lettonia, PPE): Commissario per l’Economia e la produttività, commissario per l’Attuazione e la semplificazione. Gestirà, cioè, i Pnrr, insieme – così von der Leyen – a Raffaele Fitto.

Dan Jorgensen (Danimarca, socialdemocratico): Commissario all’Energia.

Apostolos Tzitzikostas (Grecia, PPE): Commissario ai Trasporti.

Christophe Hansen (Danimarca): Commissario all’Agricoltura.

Hadja Lahbib (Belgio, Liberale): Commissaria a Crisis Management con delega all’Eguaglianza.

Michael McGrath (Irlanda, Liberale): Commissario alla Giustizia e allo Stato di diritto.

Marta Kos (Slovenia, Liberale, ma deve essere ancora confermata dal governo di Lubiana): Commissaria per l’Allargamento, responsabile anche del vicinato orientale.

Maria Luís Albuquerque (Portogallo, PPE): Commissaria ai Servizi finanziari e all’Unione degli investimenti.

Costas Kadis (Cipro, PPE): Commissario alla Pesca e agli Oceani.

Jessica Roswall (Svezia, PPE): Commissaria all’Ambiente, alla Resilienza idrica e all’Economia circolare competitiva.

Ekaterina Zaharieva (Bulgaria, PPE): Commissaria alle Startup, alla Ricerca e all’Innovazione.

Glenn Micallef (Malta, socialdemocratico): Commissario alla Giustizia Intergenerazionale, alla Gioventù, alla Cultura e allo Sport.

Le prossime fasi

Dopo che von der Leyen ha definito per iscritto la articolazione di competenze dei commissari, arriverà una lettera dal Consiglio dopodiché un’ulteriore fase spetta all’Europarlamento. La commissione giuridica verificherà che i membri della squadra non abbiano conflitti di interesse, dopodiché in base alle deleghe attribuite si deciderà quali commissioni debbano mettere sotto torchio gli aspiranti commissari.
Le audizioni rappresentano una fase cruciale del confronto politico. Servirà infine il via libera dei due terzi dei coordinatori di commissione per una approvazione: la loro lettera di valutazione giocherà un ruolo importante, e solo dopo – quando tutti i commissari saranno passati sotto la graticola – la plenaria dovrà approvare la nuova Commissione europea.

Foto copertina © Ursula von der Leyen via X