Dopo l’uccisione di Nasrallah, il leader di Hezbollah, ha attaccato il centro di Beirut, causando 4 morti, e da ieri ha iniziato a bombardare anche un porto e alcuni impianti in Yemen, controllati dagli Houthi.

Di Marta Foresi

Lo scorso venerdì, Hassan Nasrallah, il leader del gruppo politico e militare libanese Hezbollah, è stato ucciso in un attacco aereo condotto da Israele su un edificio nel quartiere di Danieh, a sud di Beirut, in Libano. Nasrallah aveva 64 anni e guidava il gruppo dal 1992. Era uno degli uomini più potenti del Medio Oriente ed era molto vicino all’Iran, che finanzia e sostiene Hezbollah. Dopo l’uccisione di Nasrallah, i morti causati dai raid israeliani sono stati 105, i feriti 359. E domenica, per la prima volta dall’inizio del conflitto, l’esercito israeliano ha bombardato anche il centro di Beirut, causando 4 morti. L’esplosione è avvenuta presso l’incrocio di Kola, punto di riferimento popolare a Beirut, dove taxi e bus si riuniscono per raccogliere i passeggeri. Le immagini del raid mostrano due piani di un condominio completamente distrutti. Fino a domenica Israele aveva limitato i suoi attacchi sulla capitale del Libano ai suoi sobborghi meridionali.

Le bombe sullo Yemen

Mentre non si fermano gli attacchi sul Libano, domenica il governo israeliano ha aperto ieri un nuovo fronte: l’esercito ha attaccato alcune infrastrutture in Yemen controllate dagli Houthi, un gruppo politico e militare sciita che controlla buona parte del paese ed è alleato dell’Iran. Sono stati colpiti due impianti energetici e il porto di Hodeidah, sulla costa ovest del paese, che secondo Israele sarebbe usato per importare armi dall’Iran. Sono state uccise 4 persone e ferite 40. Gli Houthi fanno parte del cosiddetto “asse della resistenza”, un insieme di milizie e gruppi armati attivi nei paesi del Medio Oriente che operano per conto dell’Iran. Fanno parte di questo asse anche Hamas, che opera nella Striscia di Gaza, ed Hezbollah in Libano.

Il bilancio dei morti a Gaza sale a 41.595

Nel 358° giorno di guerra, il ministero della Sanità di Gaza ha annunciato un nuovo bilancio di 41.595 morti nel territorio palestinese dall’inizio della guerra con Israele, quasi un anno fa. Almeno 59 persone sono state uccise nelle ultime 48 ore, ha dichiarato in un comunicato, aggiungendo che 96.251 persone sono state ferite nella Striscia di Gaza dall’inizio dell’invasione israeliana il 7 ottobre.

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