Le 4 gigantesche sculture, alte fino a 9 metri e realizzate nel 2011 da Naturaliter Snc, circondano Peccioli (Pisa), eletto Borgo dei Borghi 2024, e sono un simbolo di rinascita e rigenerazione urbana nel nome della sostenibilità.
Foto e testo di Mauro Orrico
Tra colline, dirupi e il cielo terso della Toscana, quattro grandi sculture dalla forma umana ‘escono’ dal terreno per raggiungere anche 9 metri di altezza. Sono i Giganti di Peccioli, ideati e realizzati nel 2011 da Gianluca Salvadori di Naturaliter srl. Le Presenze, questo il nome scelto dall’artista per le quattro opere, sono nate nel Triangolo Verde, l’impianto di smaltimento e trattamento rifiuti di Legoli, un’area diventata un vero e proprio centro polifunzionale che ospita congressi, sfilate, eventi e concerti. I Giganti rappresentano la rinascita e la rigenerazione e sono il simbolo di uno dei Comuni più attenti all’ambiente, alla qualità della vita e alla sostenibilità di tutta Italia, eletto quest’anno il Borgo dei Borghi 2024 e, prima ancora, nel 2021, “miglior piccola città dell’anno” e bandiera arancione del Touring Club.
Le quattro opere sono in polistirene e poliuretano espanso, rivestite di fibre di cemento resistente agli agenti esterni. Due di queste si trovano all’interno del Triangolo Verde. Il terzo Gigante è dentro l’Anfiteatro Fonte Mazzola, mentre il quarto è sopra il tetto dell’Incubatore di imprese in località de “La Fila”.
I Giganti non sono le uniche opere di Peccioli. È dagli inizi degli anni 90 che questo piccolo borgo di appena 5mila abitanti ospita opere di arte contemporanea e progetti di rigenerazione urbana. Come il ponte in acciaio trasformato in un’autentica opera d’arte da Patrick Buttafuoco. L’opera, chiamata Endless Sunset, collega parte nuova e quella vecchia del paese. L’opera di Vittorio Corsini chiamata Lo sguardo di Peccioli raffigura, invece, 300 paia di occhi, degli abitanti del borgo, che puntano dritti verso il visitatore. A poco più di 40 km da Pisa, Peccioli, con il suo incantevole e antico centro storico, è davvero una bella e preziosa scoperta toscana.