Disastro a Valencia: oltre 160 morti e molti dispersi. Ieri, in 8 ore è caduta la pioggia di un anno. Sanchez: “L’emergenza continua, non andate in strada”. Polemiche sui ritardi dell’allerta.
La Redazione
“Dana” (Depresion Aislada en Niveles Altos): è questo il nome della figura atmosferica che mercoledì ha provocato l’evento estremo che ha travolto la città di Valencia provocando almeno 160 morti accertati, ma molti risultano ancora dispersi e intere aree della città spagnola sono distrutte.
I nubifragi della notte e delle ultime ore sono il risultato di un fenomeno che ha iniziato a formarsi giorni fa e che è stato condizionato anche dalla morfologia del territorio dell’entroterra valenciano. I rilievi, infatti, hanno favorito l’ascesa dell’aria umida che è stata spinta a incontrare la massa d’aria fredda. Ecco perché – spiegano gli esperti – la pioggia si è abbattuta violentissima sulle zone interne e non ha invece colpito il litorale con la stessa intensità.
Il fenomeno Dana, che ha travolto Valencia, ha dinamiche simili a quelle che, nelle scorse settimane, hanno portato piogge intense nel Nord Italia.
Gli effetti del Climate Change
Gli esperti spiegano: il Mediterraneo si sta riscaldando velocemente, portando a un aumento dell’evaporazione e del vapore acqueo nell’atmosfera, che, combinati con l’aria calda e umida, danno vita a temporali violenti. Con il cambiamento climatico, l’anticiclone africano sta sostituendo sempre più spesso quello delle Azzorre, fornendo una maggiore energia all’atmosfera che si scarica con fenomeni estremi. Ciò rende le piogge meno frequenti ma più intense, con rovesciamenti devastanti per le zone colpite.
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Le polemiche politiche
Dopo il disastro, sono esplose anche le polemiche sui ritardi dell’allerta. All’amministrazione del popolare Carlos Mazón si contesta di non aver preso sul serio le previsioni metereologiche, nonostante già in anticipo parlassero del pericolo di “fenomeni non abituali di intensità eccezionale” e di “un rischio molto alto per la popolazione”. Il premier Pedro Sánchez ha dichiarato tre giorni di lutto nazionale e ha promesso: per aiutare le zone alluvionate “useremo tutte le risorse disponibili, anche dell’Ue”.