Dopo i dazi decisi da Trump, il Canada restituisce il colpo per gli Usa con un conto da 25 miliardi. Anche Messico e Cina preparano contromisure. Trump annuncia dazi anche contro l’Ue.
La Redazione
Il Canada non resta in silenzio e ai dazi imposti da nuovo presidente americano – lanciati anche all’indirizzo del Messico, che sta studiando contromisure, e l’Ue – risponde stabilendo una tariffa del 25% su settori importanti degli Stati Uniti: abbigliamento, profumi, liquori, elettrodomestici e molti altri. Il presidente canadese Justin Trudeau ha annunciato, così, una stangata contro 155 miliardi di beni americani. Si tratta di un primo giro per un valore di 25 miliardi di dollari canadesi, che sarà seguito da ulteriori misure per un valore di 125 miliardi nell’arco di alcune settimane.
“Certamente non stiamo cercando l’escalation, ma difenderemo il Canada, i canadesi e i posti di lavoro canadesi”, ha assicurato il premier uscente. Trudeau ha quindi avvertito che il conflitto commerciale avrà “conseguenze reali” per i canadesi ma anche per gli americani, tra cui perdita di posti di lavoro e costi più elevati per cibo e benzina.
Le reazioni di Europa e Messico
Messico e Cina hanno confermato anch’essi le ritorsioni, senza scendere nel dettaglio. La presidente del Messico Claudia Sheinbaum ha dichiarato: “Accusare il governo messicano di essere alleato del narcotraffico è, oltre che un insulto al nostro Paese, un pretesto per distrarre l’opinione pubblica degli Stati Uniti dal tremendo errore di imporre tariffe doganali dirompenti al Messico e alle aziende nordamericane qui stabilite”. I dazi sono “una zappata sui piedi”, per il ministro messicano al commercio.
Anche l’Ue si prepara ai nuovi dazi di Trump. L’Alto Rappresentante Ue per la Politica estera Kaja Kallas ha così risposto: “Non ci sono vincitori nella guerra dei dazi, chi se la ride è la Cina. L’Ue e gli Usa sono legati, noi abbiamo bisogno di loro e loro di noi. I dazi non vanno bene per i posti di lavoro e per i consumatori”. E la Bce ha promesso: “La Ue non si farà mettere alla gogna”.