La nuova Albania punta su design e architettura. Il nuovo simbolo di Tirana potrebbe essere il Downtown One, un grattacielo di 37 piani la cui facciata pixelata riproduce la mappa del paese. A disegnarlo è stato lo studio MVRDV di Rotterdam, al suo secondo progetto in città. Lo studio ha già trasformato l’ecomostro di 11.800 metri quadri, la “piramide comunista” costruita nel 1988 in onore di Enver Hoxha, in un monumento “abitato” e green.
La nuova opera è una delle tante che stanno nascendo in una città che ha iniziato a “colorarsi” con l’ex sindaco e pittore, l’attuale premier socialista Edi Rama. Tirana apre le porte ad artisti, graffiti, designers. Tra gli architetti che stanno disegnando la nuova Albania c’è anche l’italiano Stefano Boeri, autore del Bosco Verticale milanese con il suo Blloku Cube e la Tirana Vertical Forest, mentre lo studio danese di Bjarke Ingels ha riprogettato il Teatro Nazionale.
I nuovi progetti spaziano dal centro alle periferie. Il nuovo Stadio Nazionale, disegnato da Archea Associati, sta sorgendo nel pieno centro della città e altri due cantieri stanno per nascere a Tirana: il Garden Building (i lavori sono iniziati da circa 6 mesi) e la torre Forever Green Tower, anche questi firmati da Archea Associati.