Dal 19 al 22 luglio, torna al Castello Volante di Corigliano d’Otranto la rassegna dedicata al cinema documentario e agli sguardi sul reale. In programma proiezioni, musica, incontri, performance e le mostre di “Visioni del Sud”.

Di Mauro Orrico

Ha raggiunto il traguardo di 20 edizioni la ‘Festa di Cinema del reale e dell’irreale’ che da due decenni porta in Salento il cinema più spericolato, curioso, inventivo tra documentari e opere che raccontano la complessità del nostro tempo. Da mercoledì 19 a sabato 22 luglio, sono quattro le giornate in calendario tra aperitivi musicali, proiezioni, installazioni, workshop, performance, colazioni con gli autori, suoni e visioni. La rassegna torna anche quest’anno in uno dei manieri più belli di Puglia: il Castello Volante di Corigliano d’Otranto.

In due decenni, la rassegna si è trasformata in un vero e proprio rituale collettivo, in cui incontrare le persone, attivare scambi creativi, creare legami. Le tre parole di questa edizione 2023 sono Cielo / Terra / Mare, che per il direttore artistico Paolo Pisanelli «racchiudono la complessità del reale e dell’irreale vissuta in questi vent’anni di Festa, provando a tradurre in immagini il senso di libertà, accoglienza e apertura rappresentati dagli elementi, dal cielo e dal mare, ma anche di cura e protezione che riceviamo e dovremmo dare alla nostra terra, ai luoghi e alle persone che lì vivono, con uno sguardo alla sostenibilità nel suo senso più ampio, sociale, culturale e ambientale».

Foto: Nader Ghavami

I temi

La natura nella sua bellezza e fragilità, le culture dei vari Paesi della Terra, le identità di genere e i diritti civili e della comunità LGBTQIA+, le nuove generazioni, il mondo del lavoro e della musica sono alcuni dei temi che la Festa affronta quest’anno, nel ricchissimo programma che animerà le quattro giornate nel Castello di Corigliano d’Otranto.

Gli ospiti e i film

Tra gli ospiti della Festa, la documentarista e montatrice Esmeralda Calabria è autrice del film “Parlate a bassa voce” presentato fuori concorso a Torino Film Festival 2022, un viaggio emozionante nell’Albania di ieri e di oggi. Marco Turco è l’autore del documentario “La generazione perduta” (2022) che racconta l’Italia degli anni ’70, quando l’eroina dilagò nel Paese, portando in tanti sulla strada della tossicodipendenza. “Rosa – Il canto delle sirene” (2022) è il primo documentario di Isabella Ragonese: un ritratto poetico della più importante cantastorie siciliana, Rosa Balistreri.

“Rosa – Il canto delle sirene” di Isabella Ragonese

Egidio Eronico presenta il suo “Amate sponde” (2022), mentre alla voce unica di Annie Ernaux, Premio Nobel per la Letteratura 2022, è dedicato il documentario firmato dalla stessa autrice e di suo figlio Ernaux Briot “I miei anni in Super 8” (2022).
Al grande Ermanno Olmi è dedicato il secondo omaggio della Festa. Di Olmi verranno proiettati alcuni documentari realizzati per la società Edison che, negli anni ‘60, hanno indagato sul mondo dei lavoratori poveri e meno tutelati. L’attivismo politico è al centro del bel documentario “Tutta la bellezza e il dolore” di Laura Poitras (2022), candidato a miglior documentario ai Premi Oscar 2023.
Le infinite declinazioni delle identità di genere attraversano il documentario autobiografico “Summer within” di Summer Minerva e Adam Golub (2022): Summer, una ballerina transgender della periferia di New York City, si sente invisibile nella sua famiglia italiana e cattolica.

Da non perdere è anche “Ciao Carlo!”, il racconto dei giorni del G8 di Genova nel 2001, dai cortei pacifici agli scontri, fino alla morte di Carlo Giuliani.

Ampio spazio nella Festa ha anche la musica, con i film musicati dal vivo, le performance e i live set. Tra gli ospiti, Donatello Pisanello, la fanfara randagia de I Fanfarroni, le tammurriate napoletane di Mauriello, il violoncello di Luca Basile e il sound dei Kuukaru.


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Le mostre di “Visioni del Sud”

Un ricco programma di residenze artistiche e percorsi espositivi diffusi nel Castello di Corigliano affianca la selezione di film e documentari della Festa. L’articolato percorso espositivo di “Visioni del Sud” inaugura con la Festa il 19 luglio, ma resterà visitabile fino al 31 ottobre 2023.

“Five from one. Cinque paesi, cinque storie” è la mostra antologica del fotoreporter e film-maker statunitense Lou Dematteis. Dagli anni Settanta a oggi con le sue fotografie e i suoi documentari, Dematteis ha aperto strade, sollecitato riflessioni e raccontato l’America nei suoi tanti volti. Il tema è quello dell’identità e del ritorno, lo stesso che ritroviamo anche nel lavoro fotografico di Maurizio Fiorino, “Restart/Restanze”, con cui l’autore indaga la propria storia di nativo calabrese trasferitosi poi negli Stati Uniti.

“Restart/Restanze” di Maurizio Fiorino

Nella mostra “Gli asini dotti”, le fotografie di Marcello Moscara seguono il percorso di una compagnia di artisti lungo gli ultimi chilometri della via Francigena sino a Finibus Terrae. “Respiri di pietra” di Leonello Bertolucci è un dialogo ancestrale con le presenze megalitiche salentine, mentre “In questo grande mare” di Nicola Genco è un omaggio al celebre testo di Lucio Dalla scritto alle isole Tremiti, ma anche una denuncia, attraverso lo strumento della bellezza, delle derive dell’antropocentrismo.
Il tema delle identità di genere torna nelle fotografie de “La candelora a Montevergine” di Alessandro Gattuso e in “Queer è ora” di Alessia Rollo, che racconta i vissuti che si celano dietro l’importante lavoro svolto dai centri antidiscriminazione.

“La candelora a Montevergine” di Alessandro Gattuso

“Fleur” è un viaggio onirico dal tema floreale, con le ceramiche di Stefania De Francesco e le illustrazioni di Alessandra De Cristofaro. “Tra terra e cielo” di Viviana Casaluci: creature in ceramica sono concepite come rappresentazioni delle forze vitali che ci animano. “Reliquie” di Alice Graziadio è un melting pot di oggetti, figure e storie che diventano custodi di un’eterna rigenerazione. “Frange” di Elisabetta Selleri racconta di filati intrecciati con la tecnica del macramè che danno vita a giochi di luci e geometrie misteriose. DNA propone invece le sculture di Renzo Buttazzo. “AlmanaccoHomeMovies 100” è il progetto speciale della Fondazione Home Movies dedicato ai corpi e al loro movimento nella storia.
Infine la mostra fotografica “L’immagine invisibile” è a cura degli studenti dell’Istituto Comprensivo “Corigliano Melpignano Castrignano”.

In occasione della Festa di Cinema del reale, inoltre, il bookshop del Castello Volante allestirà una piccola fiera di visioni, sapori e oggetti che nascono dal lavoro e la ricerca di artisti, artigiani e aziende locali, con piccoli momenti di degustazione che prenderanno più sapore perché raccontate dagli stessi produttori.

La Festa finale

Come ogni anno, sabato chiude l’edizione 2023 la “Festa della Festa”. Fino all’alba, si alterneranno il dj set di Max Nocco, Discovenganza con il suo groove sensuale e liberatorio, la techno minimal e tranche di Giacomo.mp3 e le atmosfere queer di Andromeda, che metterà in scena anche una performance drag. La sonorizzazione dell’alba è affidata a Kamaji e LaMush, che chiuderanno la Festa con il loro live dai suoni eterei e ambient.
cinemadelreale.it

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Di Mauro Orrico
Salentino di origine, romano di adozione, è laureato in Scienze Politiche (La Sapienza) con Master in Tutela Internazionale dei Diritti Umani. Ha lavorato per Rai3 e La7d. Da 16 anni è anche organizzatore di eventi culturali e musicali. Nel 2014 ha fondato FACE Magazine.it di cui è direttore editoriale. E’ responsabile della comunicazione di ‘In Viaggio a Roma’ e del progetto ‘Scienza, Sostantivo Femminile’..