Underground e cosmopolita, intellettuale e “mediterranea”: Amburgo è tra le mete turistiche europee più amate dai viaggiatori di ogni età.
Sabbia sotto i piedi, aperitivi all’aperto e una nightlife che – la città promette – tornerà ad essere vivissima. Amburgo è underground e snob, intellettuale e cosmopolita, mondana e “mediterranea”. Con i suoi 70 musei e 40 teatri, la città anseatica del nord della Germania è la seconda più grande del paese ed è ormai – da alcuni anni – una meta turistica di primo livello, tra le più interessanti e gettonate dai viaggiatori di ogni età.
Per visitare bene Amburgo non basta una settimana e forse neanche un mese. Spesso invece capita di avere solo un fine settimana o poco più. Ecco alcuni spunti che potrebbe essere utili per trascorrere al meglio i propri giorni in città.
L’Elbphilarmonie di Herzog e De Meuron è il cuore dell’Amburgo contemporanea. Onde di vetro costruite sui vecchi magazzini del porto, il nuovo landmark della città ospita concerti e festival. Amburgo, seconda patria dei Beatles – che arrivarono al successo proprio partendo da qui – ha anche il terzo cartellone di musical al mondo, dopo New York e Londra e attrae spettatori da tutta la Germania. Al Musicaltheater si arriva anche in barca (stage-entertainment.de); tutto è inziato nel 1986 con la prima, alla TUI Operettenhaus, di Cats, che riscosse un successo strepitoso e inatteso.
Hafen City è il porto sull’Elba ed è un enorme cantiere con alcune zone già costruite. Ci sono vari modi di girare l’area, a piedi e in battello. Nei suoi bar, dove gustare aperitivi al tramonto, si scorge l’anima acquatica e cosmopolita, elegante e popolare di Amburgo. D’estate, è d’obbligo una tappa sulle spiagge del fiume Elba. Gli amburghesi amano pranzare con zuppa di pesce e birra fresca nei chioschi immersi nella ricca vegetazione e tra le rocce del fiume.
Il Dockland dell’architeto Hadi Teherani sembra una nave di sei piani pronta a salpare. Ogni domenica alle 5 del mattino (alle 7 d’inverno), il Fishmarkt è la meta da non perdere tra i palazzi degli uffici, le torre di vetro sulle aree abbandonate e le costruzioni del vecchio porto. La zone è un susseguirsi di ristoranti, ex fabbriche, locali.
Amburgo a luci rosse è l’altra faccia della città. Le prostitute censite sono 4000 e pagano le tasse su dieci mila prestazioni al giorno. Sono perlopiù concentrate a Reeperbahn e dintorni nel quartiere di St Pauli. Quest’ultimo è un supermercato del sesso, una Disneyland del piacere tra insegne lampeggianti di Table Dance e bar per tutti i gusti, etero e gay.
La Galerie der Schlumper (Neuer Kamp 30, Eingang B, schlumper.de) è atelier e galleria per artisti con problemi psichiatrici. Le loro opere finite e in lavorazione sono esposte, opzionabili, acquistabili. Nello stesso complesso della Galerie der Schlumper ci sono un mercatino vintage e un’esposizione di mobili d’epoca. Ad Amburgo è un’alternativa di shopping a buon mercato.
La Kunsthalle (hamburger-kunsthalle.de) espone sette secoli di arte tedesca, dalle pitture medievali di Maestro Bertram ai fotografi contemporanei nell’ala nuova aggiunta nel 1997 alle due precedenti, l’edificio in mattoni del 1869 e la rotonda neoclassica del 1919.
Nelle 12 case d’epoca tra Valentinskamp, Caffamacherreihe e Speckstraße vivono e lavorano artisti e quasi ogni sera si fanno concerti, letture, mostre, installazioni, performance, sempre gratis.
Il villaggio di pescatori di Blankenese è ora un quartiere residenziale pedonale, con le case piccole e migliaia di scalini: sulla collina affacciata sull’Elba le auto non arriveranno mai.
Il Miniatur Wunderland è un mega modello di ferrovie del mondo. Lo hanno visitato più di 10 milioni in due anni. Qui si possono ammirare, su 1300 mq di esposizione, 8 mondi a tema dalla Scandinavia alle Americhe realizzati in oltre 500 mila ore di lavoro. Tutto in miniatura. miniatur-wunderland.de
Hostelworld, la piattaforma internazionale di ostelli, stila ogni anno la classifica delle più suggestive “vacanze in notturna”. Sul podio, nel 2019 primeggiava il Nord Europa e a trionfare è stata proprio Amburgo. A seguire, Copenhagen e Berlino. Totalmente assenti le città italiane, almeno tra le prime 10. L’analisi è scaturita dai dati forniti da 4.100 interviste con gli abitanti delle principali mete turistiche del mondo, residenti in 41 città di 27 diversi paesi, e ha preso in considerazione alcuni parametri fondamentali: la qualità degli eventi, la cordialità della gente del posto, la sicurezza, la facilità di spostarsi e i costi.
Amburgo offre una scena di clubbing molto viva e prestigiosa, in questo momento ovviamente ferma a causa della pandemia. I club più frequentati sono l’Halo Club, per gli appassionati di techno e house, il Bahnhof Pauli, dentro la stazione della metropolitana, ma anche il Baalsaal, che vanta un sistema audio invidiabile, il Fundbureau, una vecchia cantina sotto un ponte ferroviario.
Per chi non vuole aspettare l’alba, si possono gustare ottimi cocktail in un’atmosfera accogliente e rilassata al Molly Malone, al Kleines Phi, al 3Freunde Bar o al’Albers-Eck, solo per citarne alcuni.
La città è sicura e ben collegata, anche di notte, grazie a una buona rete di mezzi pubblici che – cosa non da poco – serve con puntualità ogni area dal centro alla periferia.