Uno spazio di 1.650 metri quadrati nel cuore degli studi di Cinecittà. A dicembre a Roma, apre il Miac, il Museo italiano dell’Audiovisivo e del Cinema. Sarà un viaggio nella storia del Paese attraverso le immagini, i suoni e la musica che hanno fatto grande il nostro cinema, senza dimenticare la tv. Roma finalmente avrà il suo museo del cinema, che non promette cimeli provenienti da questo o quel set, ma garantisce una esperienza immersiva nel mondo dell’audiovisivo e delle sue evoluzioni, dagli sceneggiati alle serie tv, fino alla realtà virtuale e il videogioco. Un progetto, quello del nuovo Museo, che mette insieme gli archivi di Cinecittà Luce, Teche Rai e Centro sperimentale per la cinematografia.
“Si tratta di un patrimonio straordinario ed è giusto che fosse Cinecittà a presentarlo. Il Miac non si sovrappone agli altri musei del cinema, come Torino, ma consente di vivere una esperienza immersiva e di provare emozioni”, ha detto il ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Dario Franceschini, che ha fortemente voluto il Museo insieme, tra gli altri, al vicesindaco di Roma con delega alla Crescita culturale, Luca Bergamo.
Il progetto è stato finanziato con il piano strategico “Grandi Progetti Beni Culturali” previsto dalla legge istitutiva dell’Art Bonus e varato all’inizio del 2015. Un’operazione congiunta che ha messo a disposizione del Museo centinaia di film e filmati d’archivio, documenti, fotografie, interviste, sigle, backstage, grafiche, radio. Un patrimonio materiale e immateriale di civiltà visiva lungo 120 anni.