Sono sempre più lontani gli anni bui del socialismo brutale di Enver Hoxha, come è lontano quell’8 agosto del 1991, quando la nave Vlora sbarcava nel porto di Bari, carica di 20mila albanesi in fuga dal regime e dalla povertà. Oggi, le grandi Aquile, simbolo del Paese, volano sempre più in alto, tra un Pil in continua crescita e la voglia di cambiamento delle nuove generazioni. L’economia cresce del 4%, superando le previsioni del Fondo Monetario Internazionale della Banca Mondiale. L’agenzia di rating Moody’s giudica positivamente le riforme del governo in vista dei colloqui di adesione all’Unione Europea.
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Il carismatico premier Edi Rama è l’uomo del momento. Architetto, artista, sindaco di Tirana e poi ministro della Cultura è stato l’inventore del progetto di riqualificazione urbana che ha colorato i grigi palazzi costruiti in stile socialista. Sono tre le zone principali in cui si possono ammirare le case dipinte: oltre il fiume lungo bulevardi Bajram Curri dopo il Ponte dei Conciatori, in sheshi President Wilson alla fine del Blloku e in sheshi Zogu i Zi dove si fermano i pullman che portano a Durazzo e a Kruja.
Il passato è un ricordo lontano. L’unica reminiscenza è la moschea Muradie, ex chiesa bizantina trasformata dagli ottomani nel 1537. Blloku è il simbolo della nuova Tirana. Qui vivevano i funzionari del regime comunista, oggi è un susseguirsi di bar e caffè, ristorantini alla moda e negozi.
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La bassa tassazione e le poche norme burocratiche hanno portato nel paese moltissimi italiani ed europei che hanno deciso di investire in Albania. L’Università di Tirana ha attivato collaborazioni con quelle italiane e la facoltà di Medicina e Chirurgia presso l’Università Cattolica “Nostra Signora del Buon Consiglio” è tra le prime sedi di formazione universitaria nel paese e collabora con i docenti di Medicina dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata.
Il basso costo della vita e le politiche di defiscalizzazione del governo hanno reso l’Albania la nuova patria del turismo dentale low cost. Grazie alla qualità degli interventi, alla sicurezza delle cliniche e soprattutto ai risparmi importanti rispetto ai prezzi italiani, migliaia di pazienti scelgono ogni anni Tirana per curare i propri denti, come dimostra l’esperienza della clinica Aradent. La struttura, conforme agli standard internazionali, è gestita da uno staff di medici e tecnici molto esperti. Propone trattamenti dentali con prezzi dalla formula “all inclusive”: con un unico pacchetto sono compresi trattamento medico dentale, assistenza, viaggio a Tirana, guida e transfer in loco, alloggio, garanzia e, con meno di 3600 euro, i medici di Aradent ricostruiscono un’arcata completa, oltre a garantire il viaggio e l’hotel.
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Nella nuova Albania, vola il turismo, grazie ai prezzi bassi, alle bellissime spiagge e alla curiosità di scoprire una nuova meta per le vacanze: sono stati 1.919.504 gli stranieri entrati nel Paese nel primo semestre 2018, il 9 percento in più rispetto allo stesso periodo del 2017.
Dal 2012 al 2017, gli ingressi sono quasi raddoppiati passando da 3,2 a 5,1 milioni di persone. In appena due mesi, da giugno a luglio di quest’anno, il numero delle imprese che operano nelle zone turistiche è cresciuto del 58 percento e sono 1.531 le nuove aziende iscritte nelle zone balneari di Durazzo, Lezha, Scutari, Valona.
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Il boom porta opportunità ma anche rischi. Con l’economia cresce anche il cemento: i resort costruiti fin sopra la scogliera, mettono a rischio le molte aree archeologiche, senza alcun piano edilizio che tenga. L’Albania più autentica resta così quella più interna con i centri storici di Girocastro e Berat, dichiarati patrimonio dell’Unesco, con Përmet e le terme di Benje e la Valle della Valbona, il “Miracolo delle Alpi albanesi”, come lo chiamano qui.