Produrre energia rinnovabile a livello locale e condiviso non è più un’utopia, neanche in Italia. Le Energy Community sono un insieme di utenze energetiche che decidono di effettuare scelte comuni per soddisfare il proprio fabbisogno energetico.
Le comunità energetiche sono una realtà già consolidata del Nord Europa e si inseriscono in questo scenario come modelli innovativi di approvvigionamento, distribuzione e consumo dell’energia. Favoriscono sia la produzione sia lo scambio di energie provenienti da fonti rinnovabili in modo efficiente e autonomo. Realizzano, dunque, il principio dell’auto-scambio energetico, dando a tutti la possibilità di utilizzare l’energiainsieme ai propri vicini riducendo i consumi.
I ricercatori del Politecnico di Bari hanno presentato recentemente un nuovo modello energy community, generazione distribuita in microgrid. È costituito da una microrete di utenti intelligenti con scambio di energia rinnovabile in grado di controllare strategicamente la distribuzione energetica e programmare le attività elettriche domestiche. Lo studio si basa sulle potenzialità del sistema che interconnette carichi elettrici e fonti di generazione distribuita, noto come microcrid. In sostanza, si consente agli utenti di scambiare le eccedenze di energia rinnovabile e di pianificare in modo ottimale i carichi controllabili degli utenti.
La prima energy community italiana dei consumatori è nata circa un anno fa: è il Gruppo d’Acquisto Sostenibilità, sviluppato grazie a un’iniziativa di Codacons, Konsumer Italia e Green Network Energy. La creazione di questo gruppo è frutto di un percorso comune fatto dalle due associazione di consumatori con la società. L’accordo stabilisce che i consumatori aderenti al Gruppo potranno accedere a un’offerta sulla fornitura di energia elettrica e gas che taglia fino a oltre il 20% il costo determinato dall’Autorità per l’energia elettrica e gas (Aeegsi).
L’obiettivo dell’Italia entro il 2020 per i consumi finali di energia è il 17% di fonti rinnovabili (il 10% per quanto riguarda i trasporti) e nel 2050, il nostro paese dovrebbe impiegare il 100% di risorse naturali nella generazione di elettricità. Gli impianti fotovoltaici in Italia sono in costante crescita: nel primo trimestre 2019 è stato registrato un +35,6% rispetto all’anno precedente.
Il principale vantaggio di rifornire edifici nell’ambito di un sistema comunitario autonomo è la riduzione del carico sulla rete nazionale. L’obiettivo delle Energy Community è tuttavia anche quello di affrontare uno scenario più complesso di utenti residenziali che con i sistemi di accumulo di energia saranno in grado di definire una strategia di controllo e una condivisione ottimale dello stoccaggio. Il futuro, insomma, è già qui.