Se si fa qualche passo indietro a inizio gennaio 2022, i siti con giochi praticamente non quotavano la salvezza della Salernitana. O, comunque, lo facevano con una quota talmente alta che rasentava l’impossibile.
All’opposto, invece, la retrocessione era data quasi per certa. Poi è successo qualcosa di impensabile: a prendere la guida dei granata è stato Danilo Iervolino che ha compiuto un vero e proprio miracolo portando la squadra alla permanenza in serie A. Dando vita a un progetto serio e lungimirante. Che potrebbe durare diversi anni.
La salvezza dello scorso potrebbe essere il crocevia di un progetto a lungo termine
La coppia – che poi è scoppiata – Sabatini e Iervolino lo avevano detto più volte: qualora nel 2022 la Salernitana sarebbe stata retrocessa, il progetto avrebbe avuto uno stop perché si sarebbe perso tempo.
Invece, per i tifosi granata, tutto è andato per il verso giusto e anche nel campionato 2022/23 la Salernitana giocherà nel massimo campionato. La salvezza ottenuta, oltre a essere una impresa sportiva da raccontare ai posteri, ha fatto sì che sia nata nell’ambiente la consapevolezza che tutto è possibile.
Anzi, se un tempo i calciatori rifiutavano di andare nella Salernitana, oggi c’è la fila. Del resto, con un presidente facoltoso – che di questi tempi non è poco -, con un progetto che potrebbe portare i campani al picco massimo della propria storia, chi non vorrebbe andare a Salerno?
Voglia e soldi ci sono
Lo avevamo menzionato prima: Iervolino ha il capitale per rendere grande la Salernitana. Del resto, oggi con il calcio, a livello economico, è quasi impossibile guadagnarci e Iervolino lo sa benissimo. Ma la sua, oltre a essere stata una scelta d’amore, è stata una scelta di prospettiva. Perché è sempre stato appassionato di calcio, perché voleva fare anche altro, perché magari gli serve avere più notorietà. Qualunque siano i motivi, che ai tifosi della Salernitana poco importano, la cosa certa è che il presidente Iervolino ha sia la voglia di investire che i soldi per poterlo fare. E, soprattutto, l’autorità di potersi imporre nelle scelte, anche a costo di cacciare uno come Sabatini semplicemente perché non voleva pagare delle commissioni agli agenti.
La tifoseria è pronta a seguire in tutto e per tutto la proprietà
Forse, in tutta la serie A, non c’è nessuna tifoseria che si immedesimi con la proprietà come nel caso della tifoseria granata. I critici di Iervolino sono una sparuta minoranza e dopo il miracolo del 2022, c’è solo da ringraziare Iervolino, altro che critiche. Basti vedere cosa succede a pochi passi da Salerno, dove c’è un presidente – De Laurentiis – praticamente inviso a una fetta importante della tifoseria che ha lanciato l’hashtag #A16 che sarebbe l’autostrada che porta in provincia di Bari.
Quando proprietà e tifoseria viaggiano dalla stessa parte, nel mondo del calcio i risultati sono garantiti. Sperando solo che Salerno non sia l’eccezione che conferma questa regola.