Le opere di 29 artisti italiani e internazionali hanno riqualificato i muri della marina salentina.
Casalabate, la piccola marina a pochi chilometri da Lecce, è oggi un vero e proprio distretto d’arte contemporanea. CAD – Casalabate Art District ha realizzato per le vie del paese un’officina creativa a cielo aperto. Dal 24 al 28 luglio scorso, 29 artisti urbani provenienti dall’Italia, Grecia, Spagna, Austria, Albania, Brasile e Svizzera hanno dato vita a maestosi murales sulle facciate di diversi edifici.
Il piccolo borgo di pescatori è stato segnato da una pesante speculazione edilizia iniziata dagli anni ‘70. Con le 29 nuove opere murali ad alto imapatto visivo, la Street Art ha trasformato e dato nuova vita alla marina salentina.
I murales sono dedicati all’immaginario legato al mare e a noti esponendi della musica popolare come Nicola Arigliano, celebre jazzista nato a Squinzano, Renzo Arbore, Uccio Aloisi (il padre della pizzica), Lucio Battisti, Albano e Romina.
Tra gli artisti ospiti del festival sono intervenuti: L7Matrix (Brasile), Dimitris Taxis (Grecia), Franko dinajn (Albania), Kler e SoFreeSo (Svizzera), Majilina (Austria), Eleman, Toni Spinar, TMX (Spagna). Dall’Italia sono arrivati: ivan tresoldi (poeta di strada), Bros, Mr Blob, Stencilnoire, Piger, Elkemi, Carlitops, Mr Fjodor, Rizek, Mino di Suma, Red Stencil, Davide Curci, Antonio Poe. Artisti locali erano: Chekos’art (uno degli organizzatori), Davide DPA, Frank Lucignolo, Crash, Fran, Miguel Rodrigez, Au Osce.
Il progetto è stato curato e diretto dall’Associazione Culturale “167/B Street” di Lecce, in collaborazione con Casalabate Music Festival e ad altre realtà del territorio, con il patrocinio dei Comuni di Squinzano e di Trepuzzi. L’associazione 167/B Street Art, una delle migliori fucine artistiche italiane con esperienza internazionale in materia di street art, ha già realizzato il nuovo murale dedicato a Falcone e Borsellino a Vieste e la nuova opera d’arte urbana sulle facciate della palazzina di Radioterapia dell’ospedale Perrino di Brindisi.
Cura al progetto: Ania Kitlas
Foto: Giorgio Coen Cagli -167/B Street
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