Secondo l’ultimo rapporto dell’Onu, i minori uccisi a Gaza sono il 44% delle vittime totali. La maggior parte di loro aveva tra i 5 e i 9 anni. Dal 7 ottobre 2023, i morti nella Striscia sono 43.603, i feriti 103mila.

Di Marta Foresi

L’Ufficio dell’Alto Commissariato delle Nazioni unite per i diritti umani (Ohchr) ha reso noto il nuovo rapporto: il 70% delle morti accertate nei primi sei mesi dell’invasione israeliana nella Striscia di Gaza erano donne e bambini. La maggior parte di loro aveva tra i 5 e i 9 anni e complessivamente i minori uccisi sono il 44% delle vittime totali. Dal 7 ottobre 2023, dopo 395 giorni dall’inizio della guerra di Israele contro Gaza, i morti accertati – secondo il ministero della Sanità della Striscia – sono quasi 44mila e i feriti 103mila.

Foto ©️ Hosny Salah – Pixabay

Lo stesso rapporto delle Nazioni Unite parla di 8.119 morti accertati: una cifra che si discosta dai dati ufficiali forniti dal ministero della Salute della Striscia di Gaza, i cui dati però non vengono smentiti dall’Onu. Il nuovo rapporto spiega che la differenza di dati sta nel fatto che per verificare una morte lo staff dell’OHCHR deve ottenere una conferma da tre diverse fonti, come per esempio una cartella clinica dell’ospedale, un parente e la testimonianza di un membro delle Nazioni Unite o di una Ong presente sul luogo. I dati del ministero della Salute di Gaza – che è controllato da Hamas, ma è comunque ritenuto generalmente affidabile – provengono invece dai bollettini che arrivano dagli ospedali e da altre fonti sul campo.

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