La Manovra economica del governo è stata inoltrata a Bruxelles. Tra le misure aggiuntive ci sono la richiesta di contributi a banche, assicurazioni e giochi e i tagli a Irpef e cuneo fiscale. Per le opposizioni, le tasse alle banche sono un “imbroglio” perché un anticipo d’imposta e non un contributo reale.

La Redazione

Il governo italiano ha approvato un bilancio da circa 30 miliardi di euro per il prossimo anno. Il Documento programmatico di bilancio (Dbp), dopo il via libera del Cdm, è stato consegnato oggi a Bruxelles e dovrà ora essere valutato dalla Commissione Europea. Per finanziare il nuovo pacchetto di misure, l’Italia aumenterà il deficit del prossimo anno al 3,3% del Pil, rispetto al 2,9% stimato, una scelta in contrato con le richieste dell’Ue che chiede la riduzione del deficit italiano.

Le misure a carico di banche e giochi

Sul fronte delle entrate, il Dpb prevede “misure di revisione dell’imposizione fiscale a carico delle banche e dei prodotti assicurativi, nonché in materia di concessioni sui giochi” con effetti finanziari stimati nel 2025 pari allo 0,16% del Pil. Il Documento non contiene però il dettaglio delle manovre.
“Qualcuno la chiamerebbe tassa sull’extra-profitto, io la chiamo sacrificio”, ha detto il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti in una conferenza stampa mercoledì. Si tratta tuttavia di un anticipo di tasse e le opposizioni hanno duramente criticato questa misura: Elly Schlein e Giuseppe Conte hanno denunciato l’assenza di una vera tassa sulle banche, definendo il provvedimento un “imbroglio” e un “prestito” che i contribuenti dovranno restituire tra il 2027 e il 2029. E se AVS (Alleanza Verdi Sinistra) ha parlato di truffa, Carlo Calenda (Azione) ha ribadito che i 3,5 miliardi dalle banche sono solo un anticipo d’imposta, non un contributo reale.

La Sanità

Il governo canta vittoria: aumentano i fondi per la Sanità per poco meno di 900 milioni per il 2025 e 3,2 miliardi per il 2026. I fondi sono però un altro punto molto contestato dalle opposizioni: Elly Schlein, leader del Partito Democratico, ha accusato il governo di propaganda, sottolineando che i fondi effettivamente disponibili sono meno della metà di quanto promesso. Giuseppe Conte, leader del M5S, ha espresso preoccupazione per la situazione critica dei pronto soccorso e dei tempi di attesa per gli esami diagnostici.

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Tagli ai ministeri e Irpef e cuneo fiscale

Altre risorse arriveranno dai tagli alla spesa che nel Dpb vengono imposti ai ministeri italiani per un totale che dovrebbe aggirarsi intorno ai 2,4 miliardi di euro.
Il bilancio 2025 prevede anche tagli all’imposta di reddito (Irpef): “Sull’Irpef abbiamo stabilizzato le tre aliquote al 23%, 35% e 43%”, ha detto Giorgetti.
Nel Dpb è previsto anche un taglio del cuneo fiscale. “Era un must e priorità assoluta e non soltanto è stato confermato e reso strutturale ma addirittura incrementato fino ai 40 mila euro”.

Le stime sul Pil: +1,2% nel 2025

Le stime sul Pil contenute nel Dpb confermano le previsioni del Piano strutturale di bilancio (Psb) già annunciato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze: la crescita attesa è dell’1% per il 2024, dell’1,2% per il 2025, dell’1,1% per il 2026 e dello 0,8% per il 2027.