Nel carcere di Trapani, 11 agenti di polizia penitenziaria sono stati arrestati ed altri 14 sospesi per torture e abuso di autorità contro i detenuti: gli indagati sono in tutto 46.
Di Marta Foresi
Torture, abusi e violenze: 11 poliziotti del carcere Pietro Cerulli di Trapani sono stati arrestati, altri 14 invece sospesi. Il Nucleo investigativo regionale della polizia penitenziaria di Palermo ha dato esecuzione a un’ordinanza di misure cautelari degli arresti domiciliari e della misura interdittiva della sospensione dell’esercizio del pubblico ufficio nei confronti di 25 poliziotti in servizio nel carcere Cerulli. Il provvedimento è stato emesso dal gip di Trapani, su richiesta della procura. Le accuse, a vario titolo, sono di tortura, abuso di autorità contro detenuti, falso ideologico e calunnia, nei confronti di alcuni detenuti dell’istituto. In totale, sono 46 le perquisizioni a carico di altrettanti indagati.
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Le indagini hanno preso il via nel settembre 2021 dalle denunce di alcuni detenuti che hanno raccontato di violenze e abusi avvenuti in luoghi privi di telecamere e successivamente provati grazie all’installazione di dispositivi di videosorveglianza. Un “modus operandi diffuso – evidenziano gli investigatori – consistente in violenze fisiche ed atti vessatori nei confronti di alcuni soggetti detenuti, condotte peraltro reiterate nel corso del tempo e messe in atto in maniera deliberata da un gruppo di agenti penitenziari”.
Foto copertina © Matthew Ansley – Unsplash