L’autore dell’attentato di mercoledì di Londra è Khalid Masood, di 52 anni, nato nel Kent e con precedenti penali per reati comuni. Si tratta di un cittadino britannico “già conosciuto dai servizi segreti britannici, l’MI5. Era considerato però un elemento marginale”, ha detto la premier Theresa May. Guidava un suv e poco dopo le 15.30, si è lanciato sulla folla del ponte di Westminster. Per terra, ha lasciato numerosi feriti. Poi è sceso dall’auto e ha accoltellato un agente nel cortile del Parlamento di Londra. Mentre tentava di varcare il cancello, è stato ucciso dalle forze di polizia. Il bilancio dell’attacco è salito poche ore fa a cinque morti, compreso l’assalitore e uno dei poliziotti. Le vittime civili sono Aysha Frade, insegnante spagnola di 43 anni, Kurt Cochran, un turista americano in vacanza con la moglie. Ed è morto poche ore fa anche il ferito più grave, un uomo di 75 anni. Oltre quaranta sono i feriti, di cui dieci in condizioni critiche. L’Isis ha rivendicato l’attentato.
Ieri, otto persone sono state fermate a Birmimgham, tutti considerati fiancheggiatori, ma non complici dell’uomo. Il sindaco di Londra Sadiq Khan ha detto: “I londinesi non si faranno mai intimidire né piegare dal terrorismo”.
Durante l’attentato, in Parlamento era in corso una seduta a cui era presente anche la premier Theresa May, prontamente evacuata. La premier ha riunito poco dopo il comitato d’emergenza Cobra. Scotland Yard ha parlato chiaramente di terrorismo. Quentin Letts della BBC ha così descritto l’attacco: “Ho visto un uomo tarchiato, vestito di nero entrare nel cortile del Palazzo nuovo, proprio sotto al Big Ben. Aveva qualcosa in mano, sembrava un bastone”.
La condanna della premier May
Ieri Londra si è svegliata in un clima di paura e allerta. La premier Teresa May ha parlato alla nazione, nella serata di mercoledì. “Il nostro livello di sicurezza è stato rafforzato. L’attacco terroristico è un atto disgustoso e odioso, è stato colpito il cuore della nostra capitale. Ogni tentativo di sconfiggere i nostri valori è destinato al fallimento”, ha detto la premier.
Il messaggio di Mattarella alla regina
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha scritto alla regina Elisabbeta. “Ancora una volta l’odiosa e insensata violenza del terrorismo ferisce il Regno Unito nell’inutile tentativo di minare i valori di libertà, apertura e tolleranza che la società europea ha posto a fondamento della convivenza civile. Questo irrinunciabile patrimonio ideale – continua il Presidente – è uno dei tratti più caratteristici delle città che, come Londra, accolgono cittadini e visitatori portatori di culture diverse. Nel combattere ogni forma di terrorismo il Regno Unito potrà contare sul fermo impegno dell’Italia”.