41°17’59”N 13°01’30”E
Esatto. Sono coordinate geografiche: latitudine, longitudine. Se le googlassimo sulla rete, il browser si aprirebbe su una piazza nel cuore di Sabaudia, portandoci proprio ai piedi della torre littoria. I numeri corrispondono anche al titolo del lavoro di Mattia Panunzio, diplomato quest’anno in Fotografia allo IED di Roma. Il progetto si è sviluppato nel territorio dell’Agro-Pontino, dove Mattia ha studiato i vari cambiamenti avvenuti al suo interno da un punto di vista urbanistico, architettonico e sociale, a partire dalle bonifiche di epoca fascista. L’obiettivo era far emergere i contrasti di un territorio che, dopo il secondo dopoguerra, è passato dal rigore razionalista dei nuclei delle città di fondazione all’attuale sviluppo casuale e caotico.

ritratto 3Perché hai deciso di partire da qui?
Il territorio sul quale ho lavorato ha una storia particolare, ha subito delle notevoli trasformazioni. Tra tutte le città di fondazione dell’Agro-Pontino, a mio parere Sabaudia è quella che ha mantenuto maggiormente i canoni con i quali è stata progettata ed edificata. Ho preso quindi il suo centro, la torre littoria, come punto di partenza.

Che cosa ti ha ispirato questo lavoro di ricerca?
Sono sempre stato attratto dall’Agro-Pontino, ha un strano fascino. Volevo fare un lavoro sul territorio italiano, ovviamente sono partito da una piccola porzione. L’architettura razionalista mi ha sempre ispirato, quindi ho trovato nell’Agro-Pontino una zona perfetta sul quale muovermi. Il progetto si è ampliato in corso d’opera rispetto a quelle che mi ero prefissato come linee guida, ed è andato oltre alla semplice documentazione delle architetture.

slide fbd

Che cosa hai cercato di cogliere nel tuo obiettivo?
Dei fortissimi elementi architettonici e degli insediamenti a misura d’uomo, ho scelto di fotografare quasi esclusivamente dei segni, spesso segni verticali inseriti nel contesto urbanistico odierno. Una continua ricerca di luoghi che potessero testimoniare la profonda modifica dell’originario tessuto urbano. Li ho scoperti per mio conto o seguendo i consigli forniti dagli abitanti con cui mi sono confrontato giorno per giorno, incontri che mi hanno spinto ad inserire nel progetto le foto storiche scelte dagli archivi del territorio, selezionandone alcune riconducibili in qualche modo a situazioni riscontrabili al giorno d’oggi. Le mie fotografie vogliono essere un punto interrogativo, lasciando la risposta al singolo osservatore: uno spazio aperto per chi guardi le immagini.

Quale è il più grosso contrasto che hai rilevato nel tuo lavoro sul territorio?
Sicuramente quello che salta subito all’occhio è quello urbanistico e architettonico, ma andando a fondo e frequentando quei luoghi, ho capito che l’aspetto sociale, spesso contraddittorio, è uno dei punti cardine di questi cambiamenti.

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L’AUTORE | MATTIA PANUNZIO
Mattia Panunzio si avvicina alla fotografia a 14 anni, frequentando l’Istituto per la cinematografia R.Rossellini di Roma dove consegue  il diploma. Si diploma a luglio 2015 in fotografia presso lo IED di Roma. 41°17’59”N 13°01’30”E è il suo lavoro di tesi. Oggi collabora con una società di comunicazione pubblicitaria ed una web-agency, portando avanti progetti personali. È alla continua ricerca di storie da documentare e da divulgare attraverso la fotografia.
A dicembre parte di questo progetto troverà spazio nella mostra collettiva Metamorfosi e Metafisiche, a cura di Alessandro Cocchieri,  dal 19 Dicembre 2015 presso il Padiglione EX Torre Idrica del Museo MAP, in Piazza Roma a Pontinia.

Contact: www.mattiapanunzio.com  | panunzio.mattia@gmail.com
In collaborazione con IED Romawww.ied.it/sedi/roma