I nomi più interessanti della danza europea arrivano a Roma, dal 2 al 4 Novembre negli spazi de La Pelanda. Dancing Days, la nuova sezione di Romaeuropa Festival 2017, porta nella capitale artisti ormai riconosciuti a livello internazionale che stanno animando il panorama coreografico mondiale. Tre giorni con 8 compagnie da 5 paesi europei. Dopo l’anteprima di Benvenuto Umano (21 e 22 ottobre) di CollettivO CineticO, la sezione del festival curata da Francesca Manica riparte da giovedì 2 novembre con Orlando Izzo e Angelo Petracca. I due vincitori del concorso DNA Appunti Coreografici 2016 sono in scena con Trattato semiserio di oculistica. Lo spettacolo è una riflessione in forma coreografica sullo sguardo e sulla sua relazione con la percezione del movimento coreografico. Il duo afferma: «Tra il serio e il faceto vogliamo dimostrare come ciò che afferisce all’oculistica – quindi la prospettiva ma anche le malattie dell’occhio- possa realmente condizionare il giudizio di chi guarda su ciò che avviene in scena, che diventa in tal modo meravigliosamente mutevole».
Arriva dall’Olanda Arno Schuitemaker con I will wait for you, una performance dal linguaggio astratto e minimale che affonda le proprie radici negli studi scientifici attraverso i quali si è formato il coreografo.
E sempre il 2 novembre, la compagnia ungherese Timothy and the Things, diretta da László Fülöp, porta il suo Your Mother at my Door, una poetica e ironica riflessione sul trascorrere del tempo e sulle nostre fragilità. Fülöp ed Emese Cuhorka, interprete dello spettacolo, dichiarano: «Ci interessava molto trovare un modo per tradurre la Sinfonia dal Nuovo Mondo di Antonin Dvorak in azioni fisiche, in puro movimento e danza. D’altra parte non volevamo rimanere schiacciati dalla sua potenza. Abbiamo utilizzato integralmente la sinfonia, abbiamo modellato la musica e ci siamo lasciati modellare da essa in tutte le scene dello spettacolo, fino a raggiungere un perfetto equilibrio».
Il 3 novembre, nella seconda giornata di Dancing Days, Floor Robert, rappresentante della più giovane coreografia italiana, porta a Romaeuropa, Influenza, un viaggio verso il nostro immaginario infantile, uno spettacolo delicato e poetico.
In Kudoku, Daniele Ninarello dialoga con il grande musicista Dan Kinzelman. La danza diviene un vero e proprio mantra fisico, un rituale per ripulire lo sguardo e liberare il corpo da caos e rumore.
Del Bolero di Jesús Rubio Gamo è protagonista il rapporto tra musica e corpo. Sulle note del capolavoro di Ravel, Gamo costruisce una pièce breve, scalmanata e potente.
Il 4 Novembre, l’ultima giornata di Dancing Days si chiude con i due spettacoli, Vocazione all’asimmetria di Francesca Foscarini (sul palco con Andrea Costanzo Martini) – un gioco di incontri, scoperte, tensioni, in una continua di identità e condivisione – e Adorabilis del duo portoghese Jonas&Lander. I due coreografi danno vita con Adorabilis a una danza labirintica, intessendo canto e musica in una cerimonia contemporanea. Il duo descrive così lo spettacolo: «Un polipo dal carattere dolce e acido allo stesso tempo, con un’enorme capacità di camuffamento, in grado di assumere forme e colori radicalmente diversi. Il suo corpo possiede molteplici tentacoli, ognuno autonomo, in grado di eseguire azioni diverse (e talvolta opposte) l’una dall’altra».
Info:
www.romaeuropa.net