L’economia circolare è un tipo di sistema che è in grado di autorigenerarsi. Si tratta di un sistema molto particolare, perché prevede il riciclo e il riuso ed è un sistema in cui non esistono rifiuti. Esistono soltanto dei flussi di materiali che possono essere riassorbiti e di elementi tecnici che possono essere trasformati in nuovi oggetti utili. Quindi stiamo parlando di un modello di produzione e di consumo che implica concetti come la condivisione, il riuso, il riciclo dei materiali e di prodotti che esistono, in modo che essi possano durare a lungo nel tempo. Si definisce economia circolare perché funziona per cicli, come accade nella natura.
La differenza fra l’economia lineare e quella circolare
Esiste una differenza sostanziale tra quella che si chiama economia lineare e l’economia circolare. Infatti la prima è un’economia di tipo estrattivista, in cui le materie prime vengono estratte con costanza per produrre beni. Questi ultimi presto diventano rifiuti.
Nell’economia lineare o estrattivista la ricchezza è generata dalle vendite, per questo molte aziende progettano i prodotti secondo il principio dell’obsolescenza programmata, in modo che gli oggetti acquistati diventino inservibili entro un tempo prestabilito e possano così essere rimpiazzati da altri oggetti. È il falso principio secondo il quale le risorse possano essere considerate infinite.
Nell’economia circolare, invece, un oggetto quando non è più funzionante si fa in modo che gli elementi che lo compongono restino in circolo. Quindi si instaura un continuo succedersi di produzione e di riciclo.
Perché è importante l’arte del riciclo
L’arte del riciclo è estremamente importante, perché corrisponde ad un preciso vantaggio per l’uomo, in quanto permette di risparmiare sulle materie prime e di ridurre i consumi energetici, soprattutto quelli che stanno alla base delle industrie.
È molto importante riuscire a riciclare, anche perché i materiali che si prestano all’arte del riciclo sono davvero tanti. Basti pensare per esempio da questo punto di vista alle enormi potenzialità che possono avere l’alluminio, il vetro, la carta, la plastica: tutti questi materiali possono essere riciclati e trasformati.
E non si tratta soltanto di un riciclo che potremmo definire casalingo, per creare oggetti che possono essere impiegati nell’uso quotidiano. Infatti quando parliamo di arte del riciclo ci riferiamo in particolare alla creatività delle persone. Ci sono molti artisti che hanno fatto dell’arte del riciclo un vero e proprio punto di riferimento.
Dal riciclo dei materiali possono nascere vari prodotti artistici, opere d’arte che sono create nel rispetto dell’ecosostenibilità. Sono molti gli esempi che potremmo fare a questo proposito, dimostrando come il riciclo non obbedisce soltanto ad uno scopo di necessità, ma anche di vera e propria espressione estetica.
Perché necessitiamo dell’economia circolare
Molto spesso l’economia circolare obbedisce ad un’esigenza da soddisfare, che ha a che fare con la quantità di rifiuti che produciamo, che spesso diventano molto difficili da gestire. È un dato di fatto che alcune materie prime cominciano a scarseggiare e, inoltre, per intensificare i processi produttivi stiamo mettendo a rischio l’ambiente, con conseguenze come l’inquinamento e l’effetto serra.
Pertanto, è necessario attuare un’economia circolare, perché i rifiuti che produciamo sono troppi e non riusciamo a smaltirli. Spesso nella società attuale l’uomo si dedica alla produzione di beni usa e getta. I processi che sono alla base della produzione di questi oggetti non sono completamente sostenibili per il nostro pianeta. Si cade spesso nell’immissione nell’atmosfera di sostanze tossiche. In questo modo si favoriscono il riscaldamento globale e l’inquinamento delle acque del suolo. Contemporaneamente la domanda non fa altro che rendere più veloce il consumo di risorse che non sono destinate a durare all’infinito.
Ma non c’è solo questo, perché ci sono molti Paesi che dipendono da altri per avere a disposizione molte materie prime che si reputano fondamentali. Tutto ciò potrebbe scaturire facilmente in tensioni politiche e in conflitti.
I principi fondamentali dell’economia circolare
Per poter attuare una vera e propria transizione verso l’economia circolare, secondo gli esperti, bisognerebbe applicare alcuni principi fondamentali che sono alla base dell’economia circolare stessa. Si tratta di rivedere anche un cambio di mentalità, che possa attuare una maggiore sensibilità nei confronti del vivere green.
Quindi si tratta di progettare l’eliminazione di rifiuti e inquinamento, di mantenere prodotti e materiali in uso e di rigenerare i sistemi naturali. L’economia circolare può funzionare seguendo il cosiddetto modello delle tre R, in cui le tre parole fondamentali sono la riduzione, il riuso e il riciclo.
Attuando una sostituzione di prodotti con servizi e condividendo gli oggetti è possibile investire tanto per raggiungere un processo di transizione concreto verso l’economia circolare, che anche l’Unione Europea caldeggia, avendo disposto delle direttive per raggiungere determinati obiettivi di riciclo entro il 2025 e per riuscire, entro il 2035, a conferire in discarica un massimo del 10% dei rifiuti urbani.