C’è un cuore verde che palpita nel centro storico di Roma. Lì, dove “la grande bellezza” è stata tratteggiata dalla china di Pablo Picasso che, in via Margutta, aveva il suo studio affacciato sulle architetture senza tempo incorniciate dal paesaggio urbano. Non solo arte ma anche, e soprattutto, culla del glamour e di una variopinta mondanità felliniana. A pochi passi dalla nota strada degli artisti, che è diventata la vetrina en plein air di botteghe artigiane, atelier e ristoranti gourmet, sorge in via del Babuino, accanto a piazza del Popolo, il celebre Hotel de Russie. Perla del lusso nella Città Eterna, l’albergo ha ospitato star planetarie in un’atmosfera dal respiro internazionale che richiama alla memoria i fasti della “Hollywood sul Tevere”. Una “Dolce vita”, quella del de Russie, che dopo l’isolamento forzato imposto dal Covid-19 rinasce grazie alla catena “Rocco Forte Hotels” con la riapertura ufficiale della struttura lo scorso 19 giugno e l’incanto “green” del secret garden interno, pensato dall’architetto Giuseppe Valadier negli anni ’20 del 1800. Un “cadeau” nel pieno rispetto degli standard mondiali igienico-sanitari per omaggiare la Capitale, ancora una volta, con la visione dello splendido monumento, perfettamente custodito e curato, tanto da essere considerato “opera d’arte, bene culturale, risorsa architettonica e ambientale” dalla “Carta dei Giardini Storici” del 1981.
Restaurato di recente, si presenta come uno «scenografico palcoscenico naturale, dominato da un asse prospettico centrale e caratterizzato da elementi neoclassici, quali terrazze, balaustre, grotte, vasche, fontane di rocailles, ninfei e statue, insieme ad un ricco patrimonio botanico», spiega lo staff del de Russie. «Il mio è un immenso grazie alla Famiglia Vaselli, che regala a Roma e all’Hotel de Russie un giardino emozionante, oggi più bello di prima. – ha affermato Sir Rocco Forte, chairman di Rocco Forte Hotels – La ristrutturazione e gli sforzi rivolti a questo bene ambientale sono un segno di grande sensibilità e lungimiranza. Un luogo che è un privilegio, per noi che vi operiamo e per gli ospiti, più che mai felici del vivere fuori, all’aria aperta, dall’alba al tramonto».
Giochi d’acqua in un’armonica fusione con una collezione di piante rare e installazioni di lighting design ad esaltare di notte la magia di un capolavoro che continua a stregare attori, sceneggiatori, registi cinematografici ma anche stelle della musica e celebrities del jet set. Dal “Boss” del rock Bruce Springsteen a Guy Ritchie, che ha diretto il remake in live action di “Aladdin”, il film d’animazione targato Disney, fino alla regina delle popstar Louise Veronica Ciccone, ovvero Madonna, tutti hanno subìto il fascino dell’incantevole location mozzafiato. «Vorremmo ringraziare per la collaborazione, in primis, Rocco Forte Hotels, che ha messo a disposizione della proprietà le aree oggetto di intervento, i progettisti Pietro Paolo Lateano e Sofia Varoli Piazza con il loro team professionale e l’Impresa Crucianelli di Tolentino che, con le proprie maestranze, ha svolto i lavori con encomiabile operosità in piena emergenza sanitaria, applicando al cantiere tutti gli stringenti protocolli di sicurezza del lavoro», ha dichiarato Matteo Marenghi Vaselli, consigliere delegato di “Albergo di Russia SpA”, società proprietaria dell’immobile.
Un percorso multisensoriale e romantico tra profumi ed esperienze enogastronomiche esclusive, assistendo ad uno spettacolo teatrale o ad una performance canora. Con il progetto di remise en forme della durata di circa una anno, e del valore di oltre un milione di euro, rivive la concezione eclettica ottocentesca di Valadier attraverso uno schema urbanistico in cui l’opera, realizzata all’esterno e delimitata da una quinta botanica, ricorda l’accesso monumentale al Colle Pinciano: sperimentazione in scala minore di quello che l’architetto avrebbe progettato in seguito per abbellire e riqualificare la zona cittadina alle pendici del Pincio. In occasione del suo centenario, l’ “Albergo di Russia SpA” ha dato il via al restauro del giardino storico ricorrendo a fondi propri, senza pubblici contributi, per celebrare i cento anni dalla sua fondazione avvenuta nel 1919 e per rendere, come accadeva agli inizi del secolo scorso, sempre più piacevoli i soggiorni dei guest che scelgono il prestigioso Hotel de Russie, gestito con successo dalla Rocco Forte Hotels. Il complesso, creato da Sir Rocco Forte e da sua sorella Olga Polizzi nel 1996, vanta 15 alberghi e resort luxury situati presso indirizzi iconici o ricavati dentro magnifici edifici. Una famiglia che si occupa di ospitalità da quattro generazioni con un approccio distintivo al servizio, che consente di scoprire al meglio la meta prescelta così come, in una gita fuoriporta, i posti circostanti e più caratteristici. Rocco Forte Hotels comprende, tra gli altri, il romano “Hotel de la Ville”, “Hotel Savoy a Firenze”, “Verdura Resort” in Sicilia, “Masseria Torre Maizza” in Puglia, “Brown’s Hotel” a Londra. E ancora “Hotel de Rome” a Berlino, “Hotel Astoria” a San Pietroburgo, in Russia, con la previsione di due prossime aperture: “Villa Igiea” a Palermo e “The Westbund Hotel” a Shanghai, in Cina, nel 2021. Il pluridisciplinare lavoro di restauro capitolino è stato portato avanti osservando i criteri di conservazione in materia di recupero storico e monumentale degli edifici privati vincolati dallo Stato e, quindi, anche del singolare giardino firmato dal Valadier. Proprio come indicato da decenni dall’ “Associazione Dimore Storiche Italiane” (ADSI) di cui la società owner fa parte.