Nel 2024, il 43% degli spettatori è stato under 24. Una tendenza che prosegue anche in questo inizio di 2025. Il pubblico tra i 20 e i 35 anni sta diventando sempre più importante anche per il cinema d’autore e per quello internazionale.
Di Marta Foresi
Quello dei ragazzi che non vanno al cinema, perché cresciuti con lo streaming, è un mito da sfatare. Dopo la pandemia, l’amore per il grande schermo è decisamente rinato, soprattutto grazie alle nuove generazioni. Durante il 2024, infatti, il 43% degli spettatori cinematografici è stato under 24, con una maggioranza di donne che, dalla fine della pandemia, erano più scettiche nel tornare in sala. Secondo Cinetel, c’è stato un +13% le presenze tra i 15-24 anni tra il 2023 e il 2024 e addirittura un +31% per gli Under 14. Il cinema italiano ha ottenuto ottimi risultati grazie a film come C’è ancora domani di Paola Cortellesi, che ha registrato 36,8 milioni di euro di incasso e 5,4 milioni di spettatori, in gran parte giovani.

Il pubblico tra i 20 e i 35 anni, storicamente meno attratto dal cinema d’autore, sta diventando sempre più importante anche per questo segmento. Il film Parthenope di Paolo Sorrentino, ad esempio, ha visto il 41% degli incassi provenire da spettatori sotto i 34 anni, grazie a una strategia di marketing mirata sui social con collaborazioni con i creator di TikTok e eventi speciali. Le proiezioni a mezzanotte, organizzate in 14 sale italiane, hanno fatto registrare il tutto esaurito, attirando un pubblico giovanile.
Anche il cinema internazionale ha registrato un crescente interesse da parte della Gen Z. Film come Perfect Days e Povere creature! hanno attratto un buon numero di spettatori sotto i 34 anni.
Alcuni cinema, inoltre, si stanno trasformando in luoghi di socializzazione e poli culturali, come il Cinema Beltrade di Milano e il Cinema Troisi di Roma, molto frequentati da studenti e nuovi cinefili.