Grazie ad una raccolta record, l’obiettivo delle 500 mila firme è stato superato. La proposta punta a ridurre da 10 a 5 gli anni di attesa per richiedere la cittadinanza italiana, fermi restando gli altri requisiti già esistenti. Si voterà entro il prossimo giugno 2025.

Di Marta Foresi

Il referendum sulla cittadinanza si farà. Probabilmente tra la primavera e giugno. La raccolta firme ha superato ogni aspettativa e in pochi giorni ha raggiunto la quota 500mila, necessaria per la presentazione in Cassazione. Ora ci sarà il controllo di validità formale della stessa Corte di Cassazione, poi il vaglio della Corte Costituzionale (forse a febbraio 2025) e poi gli italiani saranno chiamati al voto. Affinché la consultazione referendaria sia valida, dovrà votare almeno il 50%+1 degli aventi diritto.

Il boom di firme è stato reso possibile grazie alla grande mobilitazione sui social, ma anche al sostegno di molti volti noti della cultura, della musica, dello sport come Zerocalcare, Ghali, Matteo Garrone, Malika Ayane, Julio Velasco e tanti altri. Si può firmare fino al 30 settembre e per dare più forza alla proposta, i promotori ora puntano a raggiungere 1 milione di firme. Il referendum è stato promosso da +Europa e sostenuto dai partiti del centro sinistra e da molte associazioni come Libera, ARCI e Oxfam Italia.

Cosa prevede il quesito

La proposta referendaria punta a dimezzare da 10 a 5 anni di residenza legale continuativa il termine dopo il quale si può diventare cittadini italiani. Attualmente è possibile ottenerla solo al compimento della maggiore età e dopo dieci anni di residenza “legale e ininterrotta” sul territorio nazionale. Si lasciano inalterati gli altri attuali requisiti come la conoscenza della lingua e l’assenza di carichi penali.
La proposta riguarda 2,5 milioni di “nuovi italiani”.

È possibile firmare cliccando su:
www.referendumcittadinanza.it