Quasi il 60% degli italiani era favorevole al Ddl Zan: l’ennesima sconfitta della politica, che ancora una volta si conferma distante dal Paese reale.
Da un lato c’è il Senato, dall’altro l’Italia. È passata una settimana dalla tagliola che, con il voto segreto, ha ucciso il DDL Zan in Senato, con l’incredibile scena degli applausi e delle urla dei senatori del centrodestra. Lo scorso week end, decine di sit-in in tutta Italia hanno riempito le piazze per contestare la fine della legge contro l’omotransfobia, la misoginia e l’abilismo (già approvata un anno fa dalla Camera). In 10mila hanno affollato l’Arco della Pace di Milano e in centinaia hanno protestato a Roma davanti al Colosseo, ma anche a Firenze, Palermo, Bologna, Lecce e in tante altre città italiane.
La storia della legge Zan è terminata, ma tra sei mesi si potrà presentare un nuovo testo sull’argomento, che però non dovrà essere identico. Ma cosa ne pensano gli italiani? Secondo il sondaggio realizzato da Emg per la Rai, un’ampia maggioranza del Paese non rispecchia quanto accaduto in Senato. Ennesimo esmpio, dunque, di quanto la politica e le istituzioni siano lontane dagli umori del Paese. Dall’analisi demoscopica, emerge che il 57% dei cittadini era a favore del disegno di legge Zan, contro il 22% che ha risposto no, mentre il 21% ha preferito non rispondere.
Ciò che stupisce è come gli elettori di tutti i partiti si siano dichiarati favorevoli, anche quelli del centrodestra, seppure in percentuali differenti da chi vota centrosinistra o M5s. Nel dettaglio, hanno espresso parere favorevole il 57% degli intervistati di Forza Italia (il 27% contrari); il 49% degli elettori di Fratelli d’Italia (il 40% contrari) e il 48% degli elettori della Lega (il 37% contrari). Tra gli elettori di centrosinistra, il parere favorevole / molto favorevole raggiunge il 76% tra gli elettori Pd (contrari il 10%) e il 76% degli elettori 5 Stelle (contrari il 17%), così come oscillano tra il 70% e l’80% di sostegno al DDL gli elettori di Italia Viva.
Un risultato che stride, tuttavia, con quanto successo ieri a Ferrara, con l’ennesima, vergognosa aggressione omofoba che dimostra ancora una volta quanto l’omotransfobia sia presente e vada combattuta, anche con una buona legge che, ad oggi, è più lontana.