Dopo il lancio di droni e missili di Teheran contro Israele, Tel Aviv ha attaccato una base militare in Iran a Isfahan. Ma il governo iraniano non pianificherebbe una ritorsione immediata.
La Redazione
Lo scorso fine settimana, l’Iran ha lanciato contro Israele oltre 300 droni e missili iraniani, intercettati al 99% senza causare morti. I missili iraniani erano la risposta al violento attacco di Israele contro la sede diplomatica iraniana in Siria, in cui sono stati uccisi i suoi capi militari. Israele aveva annunciato che avrebbe risposto ai missili di Teheran e questa mattina ha lanciato un attacco contro una base militare in Iran a Isfahan. I mini droni sono stati abbattuti dalle difese aeree iraniane e non vi è stato nessun danno agli impianti nucleari.
Secondo la Cnn, gli attacchi diretti da Stato a Stato tra i due Paesi sarebbero “finiti” . Per l’agenzia russa Tass: “L’Iran non pianifica una ritorsione immediata”.
Sollievo è stato espresso dalla comunità internazionale, preoccupata per l’escalation del conflitto. Dal G7, riunito a Capri, è arrivato l’invito alla prudenza e per il ministro degli Esteri Antonio Tajani la risposta di Israele è stata “misurata, ha prevalso il buon senso”.