È stata la voce e  il volto di tanti Pride romani. Attivista per i diritti delle persone glbt, drag queen, ufficio stampa, Andrea Berardicurti era per tutti la Karl du Pigné. Se n’è andato ieri, in un letto dell’ospedale San Giovanni. Aveva 61 anni. Accanto a lui, la sorella, gli amici e i soci del Circolo di cultura omosessuale Mario Mieli. Ha combattuto fino all’ultimo la sua battaglia con la forza e l’ironia di sempre.

È un lutto importante per il movimento glbt italiano e romano. Era entrato al Mieli alla fine degli anni Ottanta, prima che nascesse Muccassassina, il celebre party che finanzia le attività sociali, politiche e culturali del circolo. Da molti anni guidava il Pride di Roma, dall’alto del carro che apriva la parata.

Scelse il nome du Pignè, perché era del Pigneto, storico quartiere popolare di Roma. Un mese fa, il 1° agosto, si era esibito nei Giardini della Filarmonica, a “I solisti del teatro”, durante la settimana del teatro Glbt che aveva organizzato lui stesso. È stato il suo ultimo spettacolo, dopo averne condotti e organizzati tanti: “Sanremo Drag”, “Eurovision Drag Contest”, “La Corrada”.
Dalla pagina del Circolo Mario Mieli si legge: “Sei e resterai per noi tutte e tutti la colonna del Circolo, l’attivista instancabile e appassionato, la forza, la generosità e l’ironia, l’artista e l’amico amato. Senza di te tutto il Mieli è più solo, tutto il movimento lgbt+ è più solo, Roma è più sola. Ma tu sarai con noi per sempre, dall’alto dei tuoi tacchi, dall’acume della tua intelligenza e umanità, e infine dal carro ideale dei tanti e tanti Pride ti vedremo per sempre. Grazie, Andrea. Grazie, zia Karl”.

IL RICORDO SUI SOCIAL

Centinaia sono i post e i commenti, su facebook e twitter. La sua pagina Facebook è invasa da ricordi e saluti di amici, attivisti, conoscenti. “Artista, drag queen, dirigente politico del movimento lgbt, personalità storica del Circolo Mario Mieli – scrive Aurelio Mancuso – Karl/Andrea era tante cose e tutte interpretate con ironia, velenosità e favolosità”.
“Se n’è andato via un pezzo di storia del movimento LGBT+, una colonna portante del Circolo Mario Mieli, un punto di riferimento per molte persone – ricorda Sebastiano Secci, presidente dell’associazione – Una persona favolosa che ci ha insegnato a fare attivismo con la sua professionalità, la sua arte, il suo vissuto. Il modo migliore per ricordarlo è continuare la nostra lotta agguerriti più che mai”.  (Foto copertina e in alto: facebook)

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