I vini di Puglia raccontano una storia di eccellenza. Grazie alla sua indiscussa qualità, il vino rosso pugliese è esportato e amato in tutto il mondo. Il nostro viaggio tra i sapori dell’enogastronomia regionale continua alla scoperta dei migliori vini e vitigni.

Con oltre 800 km di costa, la Puglia è la regione d’Italia con la più alta produzione vitivinicola, grazie al suo territorio così esteso, ricco e diversificato, alla profonda tradizione e all’antica cultura enologica. I vini pugliesi sanno raccontarci la parte più autentica del territorio, la sua storia millenaria, fatta di cose semplici, come bere un buon vino in compagnia. Quello rosso in particolare è conosciuto e amato ormai ovunque. Dal sapore forte, corposo e autentico, è perfetto da degustare tra un piatto di orecchiette e una terrina di caciocavallo alla brace, magari immaginando di essere circondati da distese di ulivi e vigneti, tra i profumi e le meraviglie della campagna pugliese.

Quella del vino di Puglia è una storia di eccellenza. Già in passato, il prezioso nettare degli dei, oltre a soddisfare il mercato interno, partiva alla volta delle regioni d’oltralpe dalle montuosità della Daunia, come dalle lunghe coste sabbiose del Salento e dalle colline dell’Alta e Bassa Murgia. La strada percorsa è quella della qualità: oggi la Puglia vanta 28 D.O.C. (vini a Denominazione di Origine Controllata), 4 D.O.C.G. (vini a Denominazione di Origine Controllata e Garantita) ) e 6 I.G.T. (vini a Identificazione Geografica Tipica).

Dopo aver scoperto i piatti tipici del Gargano, passando per la Puglia imperiale e la costa barese, quelli della Valle d’Itria, con la Magna Gracia, le Murge e il Salento, e dopo aver raccontato l’eccellenza dei prodotti caseari, il nostro viaggio tra i sapori dell’enogastronomia pugliese continua alla scoperta dei migliori vini e vitigni.

I vitigni di Puglia

Aleatico
Area di origine: Valle d’Itria e Bassa Murgia

Se amate i vini floreali e fruttati, dal sapore armonico e rotondo dalla lunga persistenza, il Vino DOC Aleatico di Puglia è quello che fa per voi. Lasciatevi conquistare da questo vino intensamente colorato, perfetto da sorseggiare gustando deliziose crostate alla marmellata di frutti rossi, pasticceria secca a base di pasta di mandorle o le tipiche “mendule turrate” (mandorle tostate con zucchero). Vere delizie dal cuore della Puglia.

Bianco d’Alessano
Area di origine: Bassa Murgia e Valle d’Itria

Vino dal profumo intenso, delicato e di ottima consistenza, il Bianco di Alessano è prodotto tra le campagne della Valle d’Itria e i trulli di Alberobello. Il suo gusto è secco ed equilibrato, con sentori di frutta ben espressa. Con cosa gustralo? Con antipasti magri, minestre delicate e piatti a base di pesce e carni bianche. Un incontro per il palato che non vi deluderà.

Bombino Bianco e Nero
Area di origine: Daunia e Murgia

Al gusto, il Bombino Bianco è asciutto, pieno ed equilibrato, segnato da una fresca acidità, ottima a garantirvi una bevuta più che piacevole. Di questo vino però non è dato sapere troppo: la sua storia infatti è avvolta dal mistero. Per alcuni proviene dalla Spagna, per altri dal bacino orientale del Mediterraneo. Un accordo si è raggiunto solo sulla genesi del nome: per tutti deriva dalla forma molto particolare del grappolo che ricorda un bambino in fasce. Il suo vitigno a bacca nera ben si presta all’invecchiamento ed esprime ottimi vini rossi corposi e rosati dal sapore garbatamente asciutto e rotondo.

Impigno
Area di origine: Valle d’Itria e Bassa Murgia

I vini di Puglia non sono solo gli ottimi rossi intensi e fruttati. Dal vitigno Impigno si ottiene un vino semplice da pasto dal colore giallo paglierino, fruttato al naso. Il palato sarà conquistato dal sapore secco ed equilibrato di questo elegante vino bianco dalla storia leggendaria: il suo nome trae origine da un agricoltore ostunese, soprannominato appunto “Impigno”, che importò il vitigno nella zona di Martina Franca verso l’inizio del ‘900.

Malvasia Bianca
Area di origine: Daunia, Murgia e Salento

Vino di Puglia è sinonimo anche di Malvasia. I suoi vitigni presentano caratteristiche inconfondibili. Al naso si percepiscono fiori freschi e sentori fruttati con note di mandorla, nocciola e albicocca. L’ottima fragranza è piccante di muschio e di albicocca, con residui zuccherini piuttosto alti. Malvasia Bianco è il vino ideale per il vostro aperitivo in spiaggia, da gustare magari dopo una lunga giornata trascorsa tra le acque terse del Gargano o del Salento o tra le colline sempre verdi e infinite della Murgia. Perfetto da abbinare con salumi, verdure in pastella, fritture di mare o con le tipiche, gustosissime pittule, ma anche con formaggi stagionati. Se siete in zona garganica, l’abbinamento con il locale Caciocavallo Podolico non vi deluderà.

Malvasia Nera di Lecce
Area di origine: Salento

Gradevole al naso, corposo e alcolico al palato, la Malvasia Nera di Lecce è un vino dall’intenso colore rosso rubino, dal sapore armonico e vellutato. In genere è vinificato con il Negroamaro, che ne risulta arricchito in alcolicità, sapidità e corpo.

Negroamaro
Area di origine: Salento, Valle d’Itria, Magna Grecia e Costa ionica

Il Negroamaro rappresenta la rinascita del vino della Puglia, per troppi anni relegata a semplice serbatoio di vini nati per irrobustire le produzioni del nord di Italia e Francia. È un vino corposo, intenso e alcolico, famoso da secoli per la sua gradazione straordinaria. Il suo nome è così evocativo che fa pensare ai tannini e ai sapori della terra da cui nascono grandi vini, austeri e pieni.
Con cosa servirlo? È perfetto da abbinare a piatti di pasta molto sostanziosi come lasagne al forno, arrosticini, carne alla brace.

Primitivo
Area di origine: Salento, Magna Grecia e Costa ionica

Nel Primitivo di Manduria, c’è tutto il gusto del Sud. I primi cenni storici sul Primitivo riportano a Gioia del Colle (Ba), dove i monaci Benedettini erano conosciuti per essere grandi coltivatori di questo vitigno. Oggi è uno dei simboli dell’enogastronomia della provincia di Taranto, da Manduria ad Avetrana e San Marzano, oltre che del basso brindisino. Insieme al Negroamaro, il Primitivo di Manduria è probabilmente il simbolo della cultura vinicola della Puglia.

Verdeca
Area di origine: Valle d’Itria, Salento, Magna Grecia e Costa ionica

È il vitigno a bacca bianca più diffuso nell’intera regione. Come molti altri vitigni del sud, anche la Verdeca molto probabilmente ha la sua origine nella vicina Grecia. Al naso è delicato e piacevolmente fruttato, con sentori di ananas e gradevoli sfumature agrumate con accenni di bergamotto. Ha un gusto fresco, sapido e persistente.

Il vino Rosato di Puglia

Beverino, estivo e seducente, il vino Rosato in Italia non è sempre stato valorizzato. Spesso svilito a causa d’interpretazioni del passato eccessivamente disimpegnate, è invece un vino dalla ricchissima versatilità gastronomica. La Puglia oggi produce tra i migliori rosati del Paese. Tra i vini italiani si distingue per eleganza e complessità e si abbina perfettamente sia con la carne che con il pesce. Una curiosità? Il primo rosato italiano prodotto su scala industriale risale al 1892 ed è nato nella cantina Pavoncelli di Cerignola. Durante la seconda guerra mondiale, arrivò poi il celebre del Five Roses, dell’azienda Leone de Castris, 90% di Negroamaro e 10% di Malvasia Nera, tutt’ora una vera e propria istituzione. La presenza del vino Rosato in Puglia ha però origini ben più antiche: già nella Magna Grecia era praticata la vinificazione “a lacrima”, sottoponendo a delicata pigiatura le uve nere poste in sacchi.

Foto © D.Krejci – Unsplash

Nel catalogo dei migliori Vini Rosati Pugliesi, non può mancare il Corè Negroamaro Rosato IGT, un vino dal colore rosa corallo intenso e brillante e dal profumo elegante con note di frutta matura come ciliegia. Gustoso e delicato da accompagnare a un buon dolce, il Rosato Valle d’Itria IGP Biologico è delicatamente fresco, floreale, fruttato. Dalle coltivazioni daune arriva invece il Pesca Rosa Nero di Troia IGP: lo amerete, se gustate i sapori freschi, perché ai sentori di frutta si affiancano una giusta acidità e sapidità. Scendendo verso il sud della Puglia, dal Negroamaro vengono prodotti molti degli splendidi vini rosati pugliesi, come il Salice Salentino Rosato, dove è in blend con la Malvasia Nera.

Dentro i Rosati di Puglia c’è tutto il fascino del mare e una traccia oscura che profuma di bosco: sono vini patrimonio dell’umanità. Un consiglio da tenere a mente? Il Rosato va servito ad una temperatura tra i 10°C e i 15° ed è una vera prelibatezza affiancato a pasti a base di pesce o paste accarezzate da sughi delicati.

La mappa dei vini di Puglia

Daunia e Gargano (Area Settentrionale)
• Vitigni a bacca bianca: Bombino bianco, Malvasia bianca, Trebbiano.
• Vitigni a bacca nera: Montepulciano, Nero di Troia, Aglianico.

Murgia (Area Centrale)
• Vitigni a bacca bianca: Pinot bianco, Pampanuto, Bombino bianco, Malvasia bianca, Moscato bianco (autoctono della zona costiera da cui è prodotto il celebre Moscato di Trani).
• Vitigni a bacca rossa: Nero di troia (autoctono d’eccellenza della zona Castel del Monte), Bombino nero, Aglianico, Montepulciano.

Valle d’Itria e Bassa Murgia
• Vitigni a bacca bianca: Verdeca, Bianco d’Alessano, Impigno, Francavidda, Minutolo.
• Vitigni a bacca rossa: Ottavianello, Primitivo di Manduria, Negroamaro, Aleatico.

Magna Grecia e Costa ionica
• Vitigni a bacca bianca: Verdeca.
• Vitigni a bacca nera: Primitivo di Manduria (oltre alla Dop, possiede la Docg), Negroamaro.

Salento (Area Meridionale)
• Vitigni a bacca bianca: Malvasia bianca, Verdeca, Fiano, Chardonnay.
• Vitigni a bacca rossa: Negroamaro (autoctono per eccellenza della zona), Primitivo, Susumaniello (a bacca nera).

 

Foto e testi: Mauro Orrico
Contributi:
Marta Foresi

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