“Sono cresciuto in un quartiere dove o facevi skate o facevi i graffiti, è una visione hardcore della vita, siamo un po’ come i cani randagi. In realtà mi piace il mondo underground, le catacombe, il lato dark”. Manolo Mesa è fra gli artisti più interessanti nel panorama del muralismo spagnolo. Classe 1989, lo street artist andaluso sarà il 7 e 8 luglio ad Acquapendente (Vt), tra i protagonisti del festival Urban Vision 2017 (clicca qui per scoprire il programma). Nelle sue opere, il racconto di una realtà malinconica, quasi decadente, dove il senso di abbandono prevale nella rappresentazione di momenti quotidiani.
La formazione artistica di Mesa è divisa fra la Spagna, dove ha studiato pittura e ceramica, prima presso la Real Academia de Bellas Artes Sata Isabel de Hungria e successivamente presso l’Università di Leioa, e l’Italia, dove ha vissuto alcuni mesi nel 2012. I suoi murales si ergono spesso su pareti di luoghi fatiscenti, abbandonati e raffigurano figure umane e volti, spesso solo intuiti, di profilo o di sbieco, talvolta nascosti. Nei suoi muri si incontrano diverse connessioni: incontro e solitudine, il tema rurale, gli animali. Il passato è unito con il presente, evoca un’assenza spirituale, un silenzio metafisico che raccoglie i personaggi dell’immaginario di Manolo Mesa, contemporanei, ma cristallizzati nel tempo.
Le opere di Manolo Mesa sono presenti in tutto il mondo. Dalla sua terra natale, la Spagna, alla Francia al Portogallo, dall’Olanda agli Stati Uniti. I suoi murales sono nei sobborghi del Bronx di New York come ad Harlem, nelle campagne di Łódź in Polonia, a Parigi, a Bilbao, a Cadice. Nelle giornate del 7 e dell’8 luglio la città dell’Alta Tuscia di Acquapendente, in provincia di Viterbo, ospiterà la terza edizione di Urban Vision Festival, tra street art, rappresentazioni teatrali, visual mapping, live music, street food. Manolo Mesa e l’artista australiano Fintan Magee realizzeranno due muri dei poggi principali del paese.
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