Le scoperte geografiche è il racconto di una scoperta inattesa, incontenibile, forse mancata. Una storia di amicizia e d’amore da cui nasce uno spettacolo delicato ed emozionante. Lo abbiamo visto in scena lo scorso anno e dopo il grande successo riscosso in tutte le repliche a Roma e Milano, torna al Teatro Brancaccino dal 2 al 5 marzo. Ne sono protagonisti Michele Balducci, classe 1986 con un ricco curriculum teatrale all’attivo e collaborazioni del calibro di Romeo Castellucci, e Daniele Gattano, reduce dal recente successo televisivo di Colorado e Zelig. Lo spettacolo è scritto da Marco Morana e ne è regista Virginia Franchi. “Le scoperte geografiche” – di cui FACE Magazine.it è media partner – racconta l’amore omosessuale ma universale, che come ogni altro amore cerca una terraferma su cui approdare o una meta possibile. Un primo studio dello spettacolo è stato finalista della undicesima edizione del Premio alle Arti Sceniche Dante Cappelletti. Il testo affronta le tre stagioni della vita dell’uomo, dall’adolescenza alla vecchiaia. Cris e Ferdi – i due protagonisti – si incontrano, si scontrano e si amano – ognuno a modo proprio. I due uomini si ritrovano così in un universo animato da tempeste, dubbi e slanci improvvisi. Tutto nasce su un banco di una scuola, negli anni cinquanta. Due compagni, due giovani uomini ripassano la lezione di storia: le grandi scoperte geografiche di Colombo e Magellano.

Abbiamo incontrato i due protagonisti, Daniele Gattano e Michele Balducci. 

Dopo il successo dello scorso anno tornate al Brancaccino. Che esperienza è stata e con quale spirito tornate nella Capitale?
Daniele Gattano: L’esperienza dello scorso anno è stata stra positiva, merito anche del passaparola che si è innescato. Quest’anno torniamo al Brancaccino sicuramente un pò più consapevoli ma allo stesso tempo molto concentrati, ci stiamo infatti prendendo qualche giorno in più per rimettere in prova l’intero spettacolo.
Michele Balducci: L’esperienza dell’anno scorso al Brancaccino é stata esaltante. Sono stati quattro sold out bellissimi e pieni di energia. Condividere con un pubblico la storia che si ha da raccontare è sempre, a mio avviso, lo scopo ultimo e più autentico del fare il nostro mestiere: l’anno passato abbiamo avuto esattamente questa possibilità. Torniamo con lo stesso spirito e la stessa voglia di raccontare un vissuto, un’emozione.

Qual è stata la risposta del pubblico nelle repliche di Roma e Milano?
Daniele Gattano: Molto buona. È uno spettacolo che sa emozionare. Lo spettatore vede scorrere le tre stagioni della vita dei due protagonisti e immancabilmente ci si ritrova. Finito la replica più di una persona mi è venuta a dire: “in scena vi ho proprio voluto bene!”.
Michele Balducci: Entrambe le città hanno espresso un pubblico attento, meticoloso e innamorato. Mi piace pensare che nel fruire di un’espressione artistica ci si dimentichi dove si è e ci si ricordi cosa significhi essere solo umani.

Lo spettacolo affronta l’amore omosessuale. Pensi che l’Italia sia ancora un Paese omofobo?
Daniele Gattano: Le piazze gremite dello scorso gennaio per manifestare a favore del ddl Cirinnà sono la riprova che una forte maggioranza non lo sia.
Michele Balducci: Assolutamente no. L’Italia ha fatto molti progressi nell’ultimo periodo e mi sento di dire che il cambiamento è percepibile anche nella vita di tutti i giorni. Certamente esistono ancora delle resistenze ma credo che la direzione sia quella giusta. Per restare nel perimetro del nostro spettacolo, ci è capitato di fare delle letture di presentazione in alcuni licei e l’amore omosessuale è stato sempre percepito dai ragazzi come un fatto assodato, naturale, per cui le domande non si concentravano mai su quello.

Quali sono i tuoi impegni futuri? dove ti vedremo dopo Le scoperte Geografiche?
Daniele Gattano: Mi vedrete al Teatro Golden sempre a Roma nelle serate organizzate dal gruppo Zelig dove mi esibisco con testi scritti da me di stand-up comedy a tematica lgbt.
Michele Balducci: Sono in tournée anche con un altro spettacolo, “Todi is a small town in the center of Italy”, prodotto dal Teatro Stabile dell’Umbria e diretto da Livia Ferracchiati, fino a dicembre. Un testo sul giudizio altrui e su cosa significhi vivere cercando di esserne liberi.


Le scoperte geografiche

2 | 5 marzo 2017
di Marco Morana
regia Virginia Franchi
con Michele Balducci e Daniele Gattano

Teatro Brancaccino
Via Merulana, 244, 00185 Roma
prenotazioni: 06 80687231 ‎| biglietti: 15.50 euro – ridotti 11.50
orario: dal giovedì al sabato ore 20.00, la domenica ore 18.00
www.teatrobrancaccio.it