L’inchiesta di Fanpage.it travolge il partito di Meloni: nelle chat e nei video, insulti antisemiti e razzisti e nostalgie fasciste. Si dimettono Flaminia Pace ed Elisa Segnini. La premier rompe il silenzio e attacca i giornalisti: “Metodi da regime”.
La Redazione
Dopo la prima puntata andata in onda su La7 a Piazza Pulita, la seconda è stata presentata al Monk di Roma. L’inchiesta di Fanpage.it sui militanti di Gioventù Nazionale è stata realizzata da una giornalista infiltratasi per mesi nel movimento e fotografa un quadro inquietante dell’area giovanile di Fratelli d’Italia. “Gli ebrei sono una casta, campano di rendita in virtù dell’Olocausto. Sono troppi, io la disprezzo come razza, perché oggettivamente è una razza. C’è la razza ariana, c’è la razza ebraica, c’è la razza nera”, dice una militante non sapendo di essere filmata. E poi, tanti saluti romani, nostalgie del fascismo e perfino del nazismo. Ma anche insulti ai disabili e alla senatrice ebrea Ester Mieli, di FdI, applaudita in pubblico e sbeffeggiata sulle chat. Flaminia Pace, presidente di Gioventù Nazionale Pinciano, nel video di Fanpage.it dice ridendo: «La cosa più bella è stata ieri a prendersi per il culo sulle svastiche e poi io che avevo fatto il comunicato stampa in solidarietà a Ester Mieli…». Esternazioni talmente gravi da spingere Giovanni Donzelli, responsabile organizzazione di FdI, a condannare le parole con fermezza: «Ribadiamo: nessuno spazio in Fratelli d’Italia per razzisti, estremisti e antisemiti. Sono inaccettabili, nonostante le modalità con cui sono state carpite e divulgate, le frasi che si sentono in filmati diffusi oggi che riprendono militanti del nostro partito usare un linguaggio incompatibile con i valori di riferimento del nostro movimento politico. Solidarietà alla senatrice Ester Mieli per gli insulti che le vengono rivolti. Fratelli d’Italia interverrà con grande fermezza nei confronti dei responsabili».
Vicinanza alla parlamentare di FdI è arrivata anche dalla Comunità ebraica di Roma. Dopo la bufera, Flaminia Pace ha lasciato il suo ruolo nel Consiglio Nazionale dei Giovani – incarico istituzionale che ricopriva in quota FdI.
L’inchiesta coinvolge anche personaggi molto vicini a nomi di punta del partito, come Elisa Segnini, capo segreteria della deputata Ylenia Lucaselli, che dice: “Non ho mai smesso di essere razzista e fascista”, sostiene, sempre inconsapevole di essere registrata. E aggiunge: “Vado a Budapest a fare festa e a Orban dico che Ilaria Salis deve marcire in galera con i topi e i ratti che le mangiano i piedi”.
Non solo propaganda razzista e antisemita: nell’inchiesta emerge anche un quadro oscuro sui finanziamenti. Già nella prima puntata di Fanpage.it nell’ambito di una conversazione si sentiva Pace parlare dei fondi del Servizio civile universale come possibile fonte di finanziamento ai militanti: «Dal prossimo anno avremo un altro tipo di entrata che ci deriverà dal servizio civile, i soldi vengono dallo Stato, a ogni ragazzo per fare questo volontariato vengono dati 500 euro al mese».
La risposta di Giorgia Meloni
Dopo settimane di silenzio e sollecitata da tutte le opposizioni, la premier Giorgia Meloni ha commentato l’inchiesta di Fanpage.it, con una breve condanna sui fatti e una dura accusa contro i giornalisti colpevoli a suo dire di aver usato “metodi da regime“. Queste le parole della premier: “Penso che chi ha sentimenti razzisti, antisemiti o nostalgici semplicemente abbia sbagliato la propria casa, perché questi sentimenti sono incompatibili con Fratelli D’Italia. Non ci sono ambiguità da parte mia su questo. Nella storia della Repubblica italiana non è mai accaduto quello che Fanpage ha fatto con Fratelli d’Italia, con nessun partito politico, con nessun’organizzazione giovanile, con nessun’organizzazione sindacale. Non si è mai ritenuto di infiltrarsi in un’organizzazione politica, riprenderne segretamente le riunioni, riprendere anche i fatti personali di minorenni, selezionare cosa mandare. In altri tempi questi sono i metodi che usavano i regimi“.
La risposta di Fanpage.it non si è fatta attendere: “Spostare il fuoco dal merito al metodo: questo ha fatto Giorgia Meloni. Non è la prima volta che Meloni, il suo governo e il suo partito attaccano frontalmente la stampa e la sua libertà, e probabilmente non sarà l’ultima. L’attacco frontale di Giorgia Meloni al metodo del giornalismo sotto copertura, metodo usato da secoli in tutto il mondo e che nessun governo democratico ha mai nemmeno lontanamente provato a mettere in discussione, non è che l’ultimo di una lunga serie. Sono le parole di Giorgia Meloni che ci portano in uno scenario da regime, non certo le inchieste giornalistiche“.
Le reazioni
Prima che la premier rompesse il silenzio, da tutti i partiti d’opposizione erano già arrivati messaggi di indignazione sul contenuto dell’inchiesta di Fanpage.it.
La segretaria dem Elly Schlein dopo la prima puntata aveva dichiarato: “Abbiamo visto l’inchiesta su Gioventù nazionale, dove inneggiano al fascismo e fanno saluti romani. Noi siamo fierissimi di essere antifascisti e vorremmo che Meloni dicesse lo stesso”. Nei video pubblicati nella seconda puntata, la leader del Pd viene insultata e minacciata. Il parlamentare e responsabile della comunicazione del Pd Sandro Ruotolo è intervenuto così sui social: “Vediamo fino a che punto si spinge la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Continuerà a tacere o prenderà pubblicamente le distanze dalla giovanile di Fratelli d’Italia? Avrà saputo degli insulti e delle minacce alla segreteria del Partito Democratico, Elly Schlein, che appaiono nell’inchiesta di Fanpage? Non è il caso di prendere provvedimenti? O continuerà a far finta di nulla, a consentire frasi razziste, omofobe, antisemite, xenofobe, della sua ‘cattiva’ gioventù?”.
Per Francesco Silvestri, capogruppo M5s alla Camera: “Il silenzio di Giorgia Meloni sui giovani di FdI che trasudano antisemitismo e fascismo dice chiaramente che sapeva. D’altronde come poteva non accorgersene? E come possiamo pensare che cacci questi personaggi quando lei stessa non fa che parlare da anni alla pancia del peggio del Paese?“
Nicola Fratoianni di Alleanza Verdi Sinistra: “Ora Fratelli d’Italia non ha più alcuna giustificazione: faccia pulizia al suo interno, allontani per sempre i nipotini di Mussolini e del nazismo dalle sue fila e quei dirigenti che li tollerano, recida ogni rapporto con quel mondo. Sarebbe salutare per FdI e per la democrazia del nostro Paese“.
Su X, il segretario di +Europa, Riccardo Magi ha scritto: “L’inchiesta di Fanpage, di cui ieri è stata pubblicata la seconda parte, ha aperto il vaso di Pandora della fascisteria che abita il sottobosco di Fratelli d’Italia. Omofobia, razzismo, nostalgia per Benito Mussolini, simpatie per Adolf Hitler e il nazismo, antisemitismo che li porta persino ad attaccare una loro sottosegretaria: il silenzio di Giorgia Meloni fino ad ora è stato assordante. Da adesso diventa vero e proprio assenso“.