Il numero di appassionati ai videogames è in costante aumento, come hanno dimostrato diverse ricerche. Se svariati anni fa la figura del videogamer era spesso derisa in quanto “nerd”, ad oggi si può affermare con certezza che i videogiochi rientrano tra gli interessi di una vastissima fetta della popolazione italiana.

Un italiano su due gioca ai videogame

Pensare che a giocare siano solo i giovanissimi è tuttavia un errore. Secondo un’interessante ricerca recentemente condotta da Wallapop, sono addirittura 29 milioni gli italiani adulti che affermano di videogiocare almeno saltuariamente, ovvero circa la metà dei nostri connazionali adulti.

I giochi preferiti dagli italiani sono quelli che hanno a che fare con lo sport, ma trovano parecchio spazio anche i “retrò games” e gli “open world”. Per quanto riguarda l’identikit del videogiocatore italiano, invece, l’età media va dai 24 ai 35 anni (45%), mentre la zona più diffusa di residenza è nel nord-ovest del nostro paese (43%). La frequenza media di gioco è di quattro volte a settimana; ben il 37% degli intervistati, però, ha dichiarato di giocare tutti i giorni.

Perché i videogiochi sono così amati?

Si sente spesso ormai parlare di “gamification”, in riferimento alla pratica che consiste nell’aumentare l’engagement degli utenti con l’obiettivo di fidelizzarli tramite elementi interattivi che li tengono incollati alle piattaforme di gioco. La gamification viene sfruttata ormai negli ambiti più svariati, dalla formazione ai processi aziendali, passando per le campagne di marketing, i social network e perfino la moda. Ma ovviamente i principi della gamification sono applicati prima di tutto ai videogiochi.

Un esempio è il sistema a livelli utilizzato nei giochi da casinò, come le slot machine, che premia gli utenti con monete virtuali o punti al raggiungimento di determinati obiettivi. Questi punti possono poi essere utilizzati dagli utenti per sbloccare nuovi livelli di gioco con nuove funzionalità e premi.

Ciò rende l’esperienza di gioco molto più coinvolgente: grazie a queste innovazioni la platea di appassionati è aumentata moltissimo, così come il tempo dedicato a questi intrattenimenti. Specialmente per i giochi da casinò, tuttavia, è importante ricordare che non bisogna mai farsi prendere troppo la mano, e che non esistono segreti o trucchi che garantiscono la vittoria alle slot machine, ma solo consigli che possono aumentare le probabilità di vincita, rendendo al tempo stesso il gioco più sicuro e responsabile.

Un altro motivo per cui i videogiochi hanno ottenuto e continuano a ottenere un grande successo, è che possono essere considerati come dei piccoli “antistress”. Una ricerca pubblicata sul Journal of Cybertherapy and Rehabilitation e condivisa su ResearchGate, infatti, ha dimostrato come i casual games (come il famosissimo Tetris), in particolare, aiutino molto a rilassarsi e a migliorare il proprio umore.

Al contrario di quanto si possa pensare, inoltre, i videogame sono molto amati perché aiutano a socializzare. Lo ha dimostrato uno studio pubblicato dalla Society for Researchin in Child Development (Usa), secondo cui oltre il 70% dei videogiocatori gioca in compagnia. Secondo la ricerca, all’interno delle community virtuali è possibile affinare molto bene le proprie attitudini alla cooperazione.

Come molti sanno, infine, i videogiochi stimolano la produzione di adrenalina. Si parla molto oggi di “sensation seeking”, ovvero la tendenza alla ricerca di emozioni forti durante le attività che si svolgono, e i videogiochi, per questo, sono degli ottimi alleati.