Un tour tra tufo e cielo, tra le grandi piazze e le torri, le chiese e i palazzi, l’arte e la natura di Orvieto.
Roccaforte naturale nella valle del fiume Paglia, Orvieto sorge sulla rupe tufacea creata dall’attività vulcanica del vicino Lazio. La città dispone di un patrimonio artistico e culturale tra i più ricchi dell’Umbria. Difficile non innamorarsi di questo scrigno di arte e natura, ribattezzato dal poeta Fazio degli Uberti “città alta e strana”. Ma cosa vedere per scoprire questa splendida cittadina umbra? Il Duomo di Santa Maria Assunta in Cielo è un capolavoro dell’architettura gotica europea. Il Duomo è il risultato del lavoro di ben 20 artisti differenti – gli interventi più significativi sono di Arnolfo di Cambio, Lorenzo Maitani e l’Orcagna – per più di tre secoli. La costruzione, cominciata nel 1290 si è conclusa intorno alla seconda metà del Cinquento. Di grande pregio sono i bassorilievi con Storie del Vecchio e Nuovo Testamento e il Giudizio Finale, lo splendido rosone e i mosaici che ornano la facciata. Merita una visita anche il Museo del Duomo.
Luogo centrale della vita civile di Orvieto fin dalle origini, Piazza del Popolo è una splendida piazza dominata dal Palazzo del Capitano del Popolo, dallo stile romanico – gotico. Meritano una visita anche gli altri maestosi edifici pubblici come il palazzo Comunale (1216-1219) e palazzo dei Sette (1292). A palazzo Faina ha sede, oltre alla raccolta di famiglia, il museo Civico, mentre i vicini palazzi papali ospitano la parte più consistente del M.O.D.O. (Museo dell’Opera del Duomo) e il Museo Emilio Greco.
Il famoso Pozzo di San Patrizio è un gioiello di ingegneria idraulica. Costruito nel 1527 per volere di papa Clemente VII e realizzato da Giuliano da San Gallo il Giovane, il pozzo, profondo 62 metri, è scavato nel tufo, vanta doppie e ampie scale elicoidali, una per la discesa e una per la risalita, adatte anche ai muli da soma. Per immergervi nelle profondità della terra, vi attendono 258 scalini. Il centro storico di Orvieto è ricchissimo di edifici religiosi da scoprire e ammirare. Come la Cappella di San Brizio, una sorprendente testimonianza del Rinascimento Italiano all’interno del Duomo. La chiesa di San Giovenale, costruita nel 1004 e ampliata nel XIV secolo, presenta affreschi di scuola orvietana, la chiesa di San Giovanni, costruita nel 916 sopra il teatro di Costantino con facciata del ‘500, la chiesa di Sant’Andrea, del VI secolo ma completata nel Trecento, la chiesa di San Lorenzo de’ Arari, la chiesa di San Francesco (XIII secolo) e la chiesa di San Domenico (XIII secolo), che conserva il famoso monumento funebre al Cardinal de Braye di Arnolfo di Cambio.
Tra chiese e palazzi, svettano la torre del Moro del XIII secolo e la torre medioevale di Maurizio con l’originale orologio-statua in cima all’edificio. Ad Orvieto ci sono due città. La prima è quella delle grandi piazze e torri, la seconda, nascosta e segreta, è stata scavata per ben 2.500 anni. Un gruppo di speleologi, in seguito a una frana, ha scoperto per caso negli ultimi anni l’esistenza di una città sotterranea e l’ha riportata pian piano alla luce. Oggi è uno straordinario labirinto di 1.200 grotte, cunicoli, pozze e cisterne ed è esplorabile grazie al progetto Orvieto Underground. Orvieto è già per la sua posizione una fortezza naturale riparata dagli invasori. Per renderla ancora più sicura a partire dal 1359 fu avviata, però, l’edificazione della Fortezza di Albornoz, roccaforte contesa per secoli dalle famiglie dominanti di Orvieto. Poco si è conservato della struttura originaria, che ospita attualmente i Giardini Pubblici e una vista sulla vallata circostante.
Appena fuori dalle mura vi è la necropoli etrusca di Crocifisso del Tufo (IV-V secolo a.C.) con tombe a camera costruite con blocchi di tufo e identificate con il nome del capostipite inciso sull’architrave. La necropoli è raggiungibile anche a piedi dal centro storico, lungo un suggestivo percorso nel Parco Archeologico. L’escursione segue un itinerario lungo circa cinque chilometri, parte da Piazza Cahen e ha una durata di un’ora e mezza circa. Una valida alternativa in una bella giornata di sole. Orvieto è anche la capitale delle Città Slow, con la sua vivissima tradizione enogastronomica: il prestigioso vino di Orvieto può essere degustato lungo la strada dei vini Etrusco-Romana che comprende tutta la provincia di Terni (i centri di riferimento sono l’Enoteca Regionale ed il Palazzo del Gusto).