L’ex governatore della Liguria, a quattro mesi dall’arresto, accetterà una pena di 2 anni e un mese, da convertire in lavori socialmente utili, e la confisca di circa 84mila euro.
La Redazione
Giovanni Toti è al centro di un’estesa inchiesta della procura di Genova: secondo i magistrati avrebbe ricevuto tangenti per 74.100 euro in cambio di favori, in particolare la concessione di spazi del porto di Genova all’azienda di servizi portuali di Aldo Spinelli. Toti era stato messo agli arresti domiciliari il 7 maggio, si era dimesso da presidente della Liguria lo scorso 26 luglio e aveva poi ottenuto la revoca degli arresti domiciliari il 1 agosto.
Venerdì l’ex presidente della Regione Liguria ha trovato un accordo con la procura di Genova per patteggiare una pena di due anni e un mese – che potrà essere sostituita con 1.500 ore di lavori socialmente utili – a cui si aggiunge una confisca di 84.100 euro. Secondo l’accordo trovato attraverso il suo avvocato, Toti si riconosce colpevole dei reati di corruzione impropria e finanziamento illecito. L’accordo prevede anche l’interdizione temporanea dai pubblici uffici e il divieto di contrattare con le pubbliche amministrazioni per la durata della pena. L’accordo dovrà essere concesso e approvato dal giudice per le indagini preliminari (gip) del Tribunale di Genova, ma al momento non è stata ancora fissata un’udienza.
La Liguria tornerà al voto il 27 ottobre e 28 ottobre 2024. I candidati saranno l’ex ministro della Giustizia Andrea Orlando, sostenuto da tutto il centrosinistra (inclusi il M5s, Italia Viva e Azione di Carlo Calenda). Il centrodestra invece candida l’attuale sindaco di Genova Marco Bucci. Si candida anche l’ex 5stelle Nicola Morra per il movimento “Uniti per la Costituzione”.
Le parole di Toti
Giovanni Toti ha commentato pubblicamente la decisione con queste parole: «Come tutte le transazioni suscitano sentimenti opposti: da un lato l’amarezza di non perseguire fino in fondo le nostre ragioni di innocenza, dall’altro il sollievo di vederne riconoscere una buona parte».
Gli altri indagati
Insieme a Toti, lo scorso maggio, erano state arrestate anche altre persone, tra cui lo stesso Spinelli e Paolo Emilio Signorini, ex presidente dell’autorità portuale che gestisce il porto di Genova. Anche Signorini ha trovato un accordo con la Procura per il patteggiamento: pena di tre anni e cinque mesi, confisca di 100mila euro e interdizione temporanea dai pubblici uffici.