Grazie al video postato on line, sono stati identificati e denunciati gli aggressori del pestaggio omofobo contro una coppia gay, avvenuto a Roma in zona Eur: sono quattro ventenni di Ostia e due sono cugini.

La Redazione

È stata un’aggressione violentissima quella che hanno subito due ragazzi a Roma, all’uscita di una serata Lgbtq alle 4 di notte di due week end fa. È accaduto in viale di Val Fiorita in zona Eur. Mentre attraversavano la strada, mano nella mano, un’auto ha tagliato loro la strada per poi fermarsi. In quattro (tre ragazzi e una ragazza) sono scesi dall’auto e hanno iniziato a picchiarli con calci, pugni e una cintura, mentre urlavano insulti omofobi. Nonostante molti testimoni, nessuno è intervenuto fino a quando qualcuno ha fermato gli aggressori. Dopo essere andati al pronto soccorso, le vittime hanno deciso di denunciare l’accaduto alla polizia e hanno chiamato Gay Help Line 800 713 713, contact center antiomobitransfobia, per ricevere supporto legale, che ha reso notto il fatto diffondendo il video.

Dopo le numerose segnalazioni arrivate grazie ai social, i quattro aggressori sono stati identificati e denunciati: sono tutti di Ostia, sono incensurati, un paio sono cugini e hanno la stessa età dei due 20enni aggrediti. Uscivano dal locale “Fiesta”, poco distante dal luogo dell’aggressione. Sarà ora la Procura a stabilire se contestare l’aggravante omofoba ai quattro giovani, pur mancando in Italia una legge contro l’omotransfobia, bloccata lo scorso anno in parlamento dalla destra.

Gay Help Line ha lanciato l’appello, invitando chi ha assistito all’aggressione a chiamare il numero 800 713 713.

I due ragazzi aggrediti hanno raccontato: «Non possiamo più accettare di vivere in una società dove la violenza, come quella che abbiamo subito, è ancora una triste realtà. Io e il mio ragazzo ci teniamo a lanciare un messaggio contro ogni tipo di aggressione. Siamo stanchi di dover avere paura di passeggiare mano nella mano, di guardarci continuamente alle spalle, di vivere con l’ansia costante di essere vittime di atti insensati».

Tutti i partiti e i leader di centrosinistra hanno condannato quanto accaduto chiedendo l’approvazione di una legge contro l’omotransfobia. Nessun commento, invece, è arrivato dai partiti della destra al governo, né dalla premier Giorgia Meloni.

Tra le tante condanne del pestaggio, è arrivata anche quella della cantante Emma Marrone dal palco del suo concerto a Lanciano, in Abruzzo, dove ha detto: «Finché il problema non ci riguarda stiamo tutti in silenzio. E se quei ragazzi fossero i vostri figli? Questo è un Paese che non riconosce certi diritti. L’omofobia è un ca..o di problema in questo Paese. Sta diventando una piaga dilagante e stiamo tutti zitti. Nessuno dice niente. Poi lamentatevi dei rigori sbagliati alle partite. Li siamo tutti pronti a parlare. Solo di quello ci frega a noi. Quando ci cacciano dagli Europei, quando non vinciamo i Mondiali».