A Valeria Bruni Tedeschi è andato il premio David di Donatello 2017 per la migliore attrice protagonista, per il suo ruolo di Beatrice ne “La pazza gioia” di Paolo Virzì. Il suo discorso ha commosso e divertito il pubblico degli Studios di Cinecittà che hanno ospitato l’evento. E sui social network è già un cult. Tra lacrime e sorrisi, ha detto: “Vorrei condividere questo premio con Micaela Ramazzotti perché senza di lei, senza Donatella Beatrice non potrebbe esistere. Come Stanlio e Olio, ringrazio Franco Basalia che cambiò radicalmente la percezione della malattia mentale in Italia, ringrazio Paolo Virzì che mi accoglie ringrazio l’amica d’asilo che mi diede amicizia e focaccia facendomi sentire magicamente non più sola. Ringrazio la mia psicanalista e Leopardi, Ungaretti, Pavese e Natalia Ginzburg, De André, Chopin, mia madre, mia sorella, mia zia e ancora Paolo Virzì e tutti i registi che mi hanno accolto nei paesi della loro fantasia. Ringrazio quelli che mi hanno amato, quelli che mi hanno abbandonato perché mi sento fatta di tutti loro, gli sconosciuti che mi hanno fatto un gesto nei momenti più bui e i mie due bambini”.
La pazza gioia è il miglior film. Tutti i premi
“La pazza gioia” di Paolo Virzì ha conquistato cinque statuette tra cui miglior regista, miglior attrice (Valeria Bruni Tedeschi) e miglior film. Il miglior attore è Stefano Accorsi. Valerio Mastandrea – per “Fiore” – e Antonia Truppo – per “Indivisibili” – sono i migliori attori non protagonisti. Delle diciassette candidature, la commedia di Virzì ha conquistato i premi più pesanti mentre “Indivisibili” di Edoardo De Angelis, storia di due gemelle siamesi nella Castelvolturno di oggi, e “Veloce come il vento” di Matteo Rovere, ambientato nel mondo delle corse, hanno ottenuto entrambi sei statuette.