I dati pubblicati dal Network Europeo per il Turismo Accessibile ENAT, suggeriscono che sono circa 50 milioni, ogni anno, in Europa, le persone con difficoltà motorie che decidono di partire.
Esistono dei precisi standard che le strutture e i mezzi di trasporto, per esempio, devono rispettare affinché possano definirsi accessibili. Nonostante questo però, sono tantissime le persone con disabilità che durante i propri viaggi incontrano non poche difficoltà.
L’obiettivo del turismo accessibile è quello di poter essere davvero inclusivo per tutte le persone che vogliano viaggiare. Seppur le buone intenzioni esistano, non è così facile trovarne corrispondenza nella realtà.
Le difficoltà per i viaggiatori con disabilità
Per iniziare, molto frequentemente accade che nei siti web delle strutture alberghiere, non ci siano informazioni dettagliate circa la loro accessibilità. Di conseguenza, le persone interessate devono provvedere a contattare i responsabili, telefonicamente, per poter ottenere informazioni aggiuntive in modo da prenotare o meno il loro soggiorno.
Fra le difficoltà più frequenti che le persone con disabilità incontrano durante i propri viaggi, c’è proprio quella legata alle condizioni di accesso e permamenza nelle strutture. In particolare, ciò che emerge dalle ricerche di settore è che nonostante vi siano degli standard internazionali da seguire per garantire uguali condizioni di soggiorno a tutti gli ospiti, molto spesso questi non vengono rispettati.
Accade anche, che nelle strutture non vi siano ascensori o, se presenti, non siano comunque adeguati per il trasporto di persone in carrozzina. Oppure, emerge che vi siano tanti hotel nei quali i ristoranti sono collocati ad un piano rialzato, senza l’opportunità, però, di poter usufruire dell’ascensore. Ancora, capita che i bagni siano progettati in modo completamente inidoneo alle persone con disabiltà: docce con rialzo, sanitari inadeguati nelle dimensione e nell’altezza.
Anche i mezzi di trasporto, talvolta, non garantiscono condizioni di viaggio adeguate. In questo caso, le difficoltà più frequenti che i viaggiatori con disabilità incontrano riguardano:
• assenza di rampa esterna o di un montascale esterno;
• posti inadatti ad ospitare la carrozzina;
• assenza di spazi per collocare la carrozina.
ENAT: European Network for Accessible Tourism
L’ENAT, associazione senza fini di lucro, ha iniziato la sua attività nel gennaio 2006. Per i primi due anni, 2006-2007, l’iniziativa è stata supportata, dal punto di vista finanziario, dalla Commissione Europea.
L’obiettivo dell’European Network for Accessible Tourism, ossia quello di rendere il turismo accessibile e quindi inclusivo per tutti, è ispirato ai valori della Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti delle Persone con Disabilità. Gli obiettivi definiti dalla stessa Convenzione ONU, firmata da oltre 130 paesi, non sono però ancora del tutto attuati.
Fra gli altri obiettivi ENAT troviamo:
• colmare la distanza tra aspettative dei turisti e realtà;
• fornire informazioni circa il turismo accessibile dal punto di vista tecnico, economico, sociale e culturale;
• divulgare informazioni sul turismo accessibile a tutta la società.
Viaggiare rientra, sicuramente, fra i piaceri della vita. Tutti dovrebbero poter avere accesso alle strutture e ai mezzi di trasporto che desiderano, a prescindere dalle proprie condizioni fisiche. Nonostante tanto sia già stato fatto per l’eliminazione delle barriere architettoniche, la strada per la realizzazione di pieni ed eguali diritti è ancora lunga.